Save Me #20

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    Atleta CKW - Avalon
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    ** Rockefeller Center, 45 Rockefeller Plaza, New York. 1 maggio **

    Sullo schermo LCD scorrono le immagini dell'ultimo match disputato -e vinto- da Luscious Lucy in Upstate Pro Wrestling, una delle promotions del circuito indipendente di New York in cui Masato -e altri wrestler come lei, non legati da contratti di esclusiva- combatte. Vittoria ottenuta grazie alla sua LLSD, dopo un match intenso e durato non meno di 15 minuti, contro un'avversaria molto tecnica che rispondeva al nome di Feroza.

    La stanza è inutilmente grande, per il numero dei convenuti. Ma non è questo il punto. E' una sala riunioni, l'unica di questa ala del 35° piano del Rockefeller Center, e parte di questi uffici sono stati affittati dalla Canadian Lutte Wrestling Federation per la durata della collaborazione con Fox, con cui la Federazione canadese ha ottenuto un contratto per trasmettere 5 show su territorio statunitense.
    Larry Tremblay, corpulento proprietario e General Manager della CLWF, spegne il monitor mentre la figlia Valérie, vice-Gm, si alza per recuperare la chiavetta USB inserita sotto lo schermo. Sono seduti uno accanto all'altra, da un lato del lungo tavolo in radica scura della sala.

    Tremblay Sr. ruota la poltrona, che puntava il lato corto della sala riunioni e il televisore, poggiando il telecomando sul tavolo.

    "Sai stare su un ring, su questo non c'è dubbio."

    Masato Williams si aspettava qualcosina di più. Si è allenata parecchio nelle ultime settimane, con Katheryn e Lala...e SA di aver fatto un'ottima figura in quel match. Lo ha scelto apposta, insieme alle sue auto-proclamatesi trainer -ma d'altronde, nelle lezioni alla Equinox i ruoli si invertono- sia perchè è il più recente, sia perchè, appunto, degli ultimi disputati è ovviamente quello in cui si è espressa meglio. Ma mettiamoci nei panni di Larry Tremblay: lui voleva Katheryn Winnick come volto di questa "campagna americana". E sì, Katheryn è lì davanti a lui, in un completo fucsia giacca-pantalone dal taglio maschile, con la giacca aperta su un corto top nero a fascia che le copre il torace dal seno all'ombelico. Ma lui, Larry Tremblay, figlio d'arte -il padre è stato il fondatore della CLWF negli anni '90- ora deve prendere una decisione sull'assumere o meno Masato Williams per questo stint.

    La prima reazione, al "no" se vogliamo parziale - ma sostanziale - di Katheryn, condito dalla controproposta della danese di fare da madrina dell'evento televisivo e dalla richiesta di valutare una promettente rookie, è stata molto negativa. Tremblay non è uomo da farsi dire cosa fare. Ma la figlia, più diplomatica, lo ha convinto quantomeno a proseguire il negoziato...ed ora eccolo qui, a dover ammettere a se stesso che quella ragazza in giacca di jeans davanti a lui è brava, e non sfigurerebbe nella sua divisione femminile. Ma appunto...

    "Speravo di poter avere lei, signorina Winnick, sul mio ring. E penso siamo tutti d'accordo sul fatto che 'Luscious Lucy' non è un nome che posso promuovere come 'Katheryn Winnick'..."

    Quel giudizio, per quanto oggettivamente veritiero, sembra schiacciare le spalle di Masato. Ma l'altra, Katheryn, non si scompone. E replica, con tono fermo, ma accomodante.

    "Signor Tremblay...anzi, se me lo permette, Larry: può chiamarmi tranquillamente Katheryn. Non serve essere formali visto che, come le ho assicurato e anzi proposto in prima persona, lavoreremo insieme. Lei potrà promuovere il nome di Katheryn Winnick. E so che l'accordo che vorrei raggiungessimo non rispecchia esattamente la sua idea originale ma...come si fidava delle mie capacità sul ring quando mi ha contattata, vorrei che si fidasse anche del giudizio mio e di Lala Nausherwani sulla nostra allieva...e di quello che appena visto."

    Indica lo schermo, ora spento. Larry Tremblay manda un gran respiro, cercando appena lo sguardo della figlia, che gli restituisce un sorriso. Sulla sua poltrona girevole, Masato sembra sul punto di scoppiare, la testa che ronza per la tensione e quelle parole, "la nostra allieva", che le hanno fatto saltare un battito al cuore, che pure corre all'impazzata, mentre Katheryn ostenta una calma da giocatrice di poker consumata. Merito del tempo speso con Lala a pianificare l'incontro, parola per parola, gesto dopo gesto. Ma Mz. Hyde non ha finito.

    "E se posso dire un'ultima cosa...anche se sono certa lo sappiate già: il pubblico di New York è particolare. Difficile. E ti fa subito capire se non gli piaci. Masato è cresciuta nelle palestre di questa città, è una 'New York's own', e questa è una cosa che al pubblico può piacere. E lei sa cosa aspettarsi da un'Arena di New York. Non si farà sorprendere."

    Se voglia sottintendere "Sì può dire lo stesso di tutti gli atleti della CLWF?" non è dato saperlo. Basta insinuare il dubbio, forse, fingendo nel caso di non averlo fatto intenzionalmente. Larry Tremblay si massaggia il mento.

    "Beh...Katheryn. Sono abituato a prendere ogni decisione relativa alla Federazione, da solo o con il solo aiuto di mia figlia. Non ho consiglieri, non ho un board of directors, siamo una realtà piccola. Ho due trainer dei miei atleti che mi aiutano con il booking, ma in ultima analisi, tutto quello che accade sul ring lo decido io."

    Tradotto "Non siete voi che avete deciso per me. Sono io che ho deciso." La postura di Valérie si fa più rilassata, Kateryn lo nota. La figlia conosce molto bene suo padre, probabilmente ha assistito a decine di questi momenti.

    "...ma mi considero un uomo molto pragmatico. Devo ottenere il massimo possibile per la mia società. E non avere Katheryn Winnick nei miei show, anche se non fosse come atleta lottante, non farebbe il bene della CLWF."

    Si alza in piedi, imitato immediatamente dalle altre presenti. Tende la mano verso Katheryn, che con un sorriso allunga la sua. C'è la stretta, che probabilmente per Tremblay conta più di una firma su un contratto. Tant'è che si rivolge poi alla figlia.

    "Valérie, puoi occuparti tu della stesura dei contratti?"

    E poi

    "Quando posso, demando le scartoffie a mia figlia. E' laureata in legge, sapete?"

    "Deve essere il suo orgoglio, ne sono certa."

    "Signorina Williams, mi aspetto che faccia divertire me e il mio pubblico, mi raccomando."

    E finalmente, sembra accorgersi che c'è anche la wrestler nota come Luscious Lucy, nella stanza, e stringe la mano anche a lei. Masato se ne esce con un filo di voce, rotto dall'emozione.

    "Le prometto che non se ne pentirà. Sono pronta a dare tutto, signor Tremblay. Grazie, grazie davvero."

    "Ne sono certo. E ringrazi la sua...istruttrice? Agente?"

    "Solo la sua trainer. Un agente spinge il suo cliente a prescindere. Io lo faccio perchè so cosa sa fare."

    Larry Tremblay annuisce. Ottima risposta. Katheryn, mentalmente, ringrazia Lala e i suoi consigli. L'uscita di Tremblay dalla stanza sembra alleggerire di parecchie tacche la pressione nell'ambiente. Masato scatta per abbracciare la bionda di Copenaghen, saltandole praticamente al collo.

    "Grazie grazie grazie grazie! E grazie anche a lei, miss Tremblay!"

    Valérie non può fare a meno di sorridere bonaria, stringendo la mano alla Williams, che le offre una vigorosa stretta. Se la madre di Masato la vedesse, probabilmente storcerebbe il naso a questa mancanza di contegno della figlia.

    "Beh...non è stata poi così dura, no? Se conosco mio padre, è molto più persuaso di quanto faccia vedere. Ma deve mantenere un certo distacco, voi capirete."

    "Nessun problema Valérie, è comprensibile. Sarà un piacere lavorare insieme."

    "Ora...se poteste concedermi qualche minuto, avevo già fatto preparare delle bozze dei contratti. Si tratta di accordi standard, ma se voleste farli visionare da un vostro legale di fiducia, potrei lasciarveli e rivederci qui domani o dopodomani per le firme. Datemi cinque minuti, la stanza dell'ufficio personale è in fondo al corridoio, il tempo di andare e tornare. Vi posso far portare qualcosa, intanto? Avete già fatto colazione?"

    "Gradirei volentieri un caffè, grazie."

    Signorina Williams?

    "Dell'acqua se possibile...scusatemi ma...ho la gola secca per l'emozione. Ora come ora non credo riuscirei a mangiare..."

    Kat le appoggia una mano sulla spalla, scuotendola un poco.

    "Hey, non mi sverrai adesso, eh? Questa tensione non è niente rispetto a quella di un main event!"

    L'atmosfera si stempera nella risata delle tre donne, e Valérie Tremblay lascia la stanza.

    "Dobbiamo dirlo subito a Lala!"



    *** Lenox Road, Brownsville, New York. Nel frattempo. ***

    C'è un pensiero che ha titillato la mente di Lala da qualche giorno, e no, almeno in questo caso non si sta parlando delle boobiez di Kat. È una cosa che è uscita fuori mentre Lala e Kat si allenavano alla former CKW Arena, ed è un pensiero che il regalo di Tobias ha rafforzato; con calma, lo si può elaborare; ma serve un passo indietro.

    Mentre Masato e Kat trattano con il boss della CLWF, Lala si trova in un posto in cui risalta come una cornacchia in un campo di neve. Il vicinato è quello che è, e il cartello ed i sigilli al cancello dicono che si, è il posto giusto. Le sirene della polizia in lontananza raccontano più di quel che si vede; la lontananza racconta anche di quanto questo posto sia stato abbandonato a se stesso. Il posto, però, è quello giusto.

    Si tratta di un vecchio shooting range. New York ha posto una stretta legale su questo genere di attività, tra le proteste della NRA e con il fallito e ottimistico obiettivo di ridurre la circolazione delle armi illegali; che, insomma, per poter accedere ad un poligono è necessario avere la fedina penale immacolata, è necessario essere residente in città, e l'arma dev'essere registrata. Le armi da fuoco illegali continuano a girare, ma molti luoghi come questo hanno chiuso... E questo in particolare andrà all'asta a giugno, con una base d'asta ridicola. La catena che blocca il cancello è sigillata; il cartello racconta di un fallimento economico; forse, Lala potrebbe sforzarsi di leggerlo, ma i graffiti lo hanno reso incomprensibile, ed a dire il vero il cartello è coperto di qualche sostanza viscida... la Regina Bianca ha preferito evitare.

    Come ha evitato di presentarsi qui in maniera troppo appariscente; per cui, è fasciata in jeans che raccontano le sue chilometriche gambe - ed il booty di Kat, che la danese non si ferma di certo ai dettagli della fisica per esprimere la proprietà- ed una camicetta, con un giacchetto che ha preso in prestito alla compagna, e che in effetti le sta un po' largo. Ma in qualche modo, mentre incrocia le braccia sotto il seno, le sembra di avere la danese con sè. Lala confida che Kat non se ne avrà a male...

    Ora, parliamoci chiaramente. A suo tempo, Lala ha avuto qualche contatto con il sottobosco peggiore di Lahore. Brownsville è una passeggiata, in compenso. Lala non dovrebbe essere nervosa - e tuttavia, si guarda attorno.

    Questo potrebbe portare a chiedere... Che se ne fa Lala Nausherwani di un tirassegno? Niente. Lala odia le armi da fuoco; ed a dire il vero, sebbene sappia tirare con l'arco - che è una delle armi del kalaripayattu - non lo fa da... beh, non era nemmeno maggiorenne.

    Ma uno shooting range gode di una caratteristica interessante. Ha un soffitto alto, e spazi interni molto grandi. Perchè, insomma, la chiusura della CKW si è portata dietro tutta una serie di conseguenze. D'accordo, l'Arena è rimasta al suo posto, e con qualche intrallazzo, e la buona parola di Tobias, Kat e Lala possono accedervi; ma ad esempio, che cosa è successo alla Academy? Ormai, è passato quasi un anno da Camelotmania; gli accordi singoli che Arthur aveva fatto con gli allievi della Academy sono probabilmente tutti scaduti. Gli allievi più promettenti, saranno andati in qualche major. Qualcuno, avrà continuato in qualche indie. Forse un paio sono emigrati... Lala sta cercando, nella sua testa, di sistemarli tutti per bene; li ha conosciuti poco, gli ultimi allievi della Academy, e li ha conosciuti solo ed esclusivamente attraverso la maschera di H. Ed H era una maschera difficile...

    Ma tornando al punto cruciale... un poligono di tiro può essere trasformato in una palestra con estrema facilità. Ha anche tutta quella serie di accessori - le docce, per esempio - che possono essere riutilizzati senza modificare nulla a catasto. Ora, al momento, Lala... sta solo riflettendo. L'asta è ancora lontana - e a dire il vero, lei stessa non è ancora convinta fino in fondo. Per questo, è venuta fin qui. In realtà, Lala è consapevole delle difficoltà; è assolutamente certa che l'attività sarebbe in perdita. Il business non rende più come un tempo, e la moria di major ne è, probabilmente, l'indizio più evidente. E riflette, e piega il capo di lato, guardando il cancello chiuso.

    Come se volesse vedere quei ragazzi, che un tempo chiaccheravano e ridevano alla CKW Academy, uscire dal cancello lucchettato spintonandosi e mimando una taunt che avevano appena "inventato". Un'automobile scassata e rumorosa le passa alle spalle, suonando il clacson, accompagnato da un paio di frasi inopportune. Lala non si volta neppure. Si scosta, invece, la ciocca ribelle dal viso.

    Il suo telefono suona... e Lala risponde senza nemmeno guardare il numero...

    "Ehi..."

    Pausa, e le labbra che si schiudono in un sorriso.

    "Davvero? Dobbiamo festeggiare!"

    Lala si guarda appena attorno...

    "Ci vediamo... allo Starbucks di Cross Bay."

    La domanda di Katheryn, dall'altro lato della cornetta, si può anche immaginare... tanto è vero che la risposta di Lala è parimenti immaginabile...

    "Dopo ti spiego... Love you..."

    Ed in effetti, una volta riagganciato il telefono... Lala fa un paio di fotografie all'edificio.

    Poi, la sua camminata da modella la avvia verso l'appuntamento.



    ** Starbucks Cafè, 157-41 Cross Bay Blvd, Queens, New York. Un'ora dopo **

    "Avrei dovuto prendere la moto" è un pensiero che ha attraversato più di una volta la mente di Katheryn durante il lungo tragitto in taxi. Perchè Lala avesse voluto incontrarle lì rimaneva un mistero, e lei e Masato si sono dovute sorbire 50 minuti buoni nel traffico newyorkese. Con la Ducati, sicuramente, ci avrebbero messo meno...ma avrebbe voluto dire andare al Rockefeller in moto già per l'appuntamento con Larry e Valérie Tremblay, e quindi avrebbe dovuto vestirsi diversamente, e poi insomma, Lala l'avrebbe vista arrivare in moto con Masato abbracciata a lei...ok, "Avrebbe potuto prendere la moto", quindi, ma a conti fatti, il taxista è stato ciarliero il giusto, e l'auto profumava di nuovo, quindi...

    "E' mia, quella?"

    Non può fare a meno di notarlo. E' raro che si scambino i vestiti...quelli da usare in pubblico, almeno. Questione di taglia -Lala direbbe "questione di boobiez"- ...fatto sta che sì, ovviamente la giacchetta che indossa Lala è di Kat, e le sta appena un poco larga. Ma Lala ha il dono di indossare qualsiasi abito con una naturalezza e un fascino, che la Winnick può solo trovarsi a pensare che, stai a vedere, sta meglio alla sua compagna che a lei.

    "Non avevo nulla da mettermi..."

    Masato stoppa sul nascere l'eventuale elaborazione del concetto, perchè è già corsa incontro alla pakistana, saltandole al collo.

    "Lala!"

    Lala quasi perde l'equilibrio, mentre volta il capo verso la compagna...

    "Sicura non sia interessata?" "Non più..." è il muto dialogo di sguardi, accompagnata da una strizzatina d'occhio...

    La Regina Bianca, sempre un po' in imbarazzo sull'esternare le proprie emozioni in questi momenti -e "in questi momenti" è una doverosa precisazione, perchè la storia è piena di aneddoti che andrebbero in direzione opposta- la stringe a sua volta, più con garbo che con vero trasporto. Ma appunto, un certo tipo di "slancio" non le è del tutto proprio, nonostante la presenza di Kat nella sua vita l'abbia ammorbidita.

    Ovviamente, non può non essere contenta per Masato e quindi si scioglie dal suo abbraccio e la guarda negli occhi, con un sorriso

    "Sono proprio contenta per te. Venite."

    E poi, rivolta a Katheryn, a cui prima dedica un bacio sulle labbra

    "Ci avete messo una vita...potevi prendere la moto..."

    Katheryn rotea appena gli occhi, di rimando, ma in effetti, sì, è quello che si è ripetuta...ma questo, in effetti, già lo sappiamo. Quel che non sapevamo è che Lala ha fatto un po' la maleducata, e si è impadronita di un tavolino con vista sul porticciolo. Onestamente, Lala si è trovata ad ammettere, si tratta dell'unica qualità che redime questo Starbucks. E quindi, le conduce all'interno.

    "Sono andata a vedere quell'edificio che vi dicevo, ora vi faccio vedere..."

    Quell' "ora" non teneva però conto dell'entusiasmo di Masato, che ha occupato la prima parte dell'incontro con un resoconto dettagliatissimo del meeting con i proprietari della Canadian Lutte Wrestling Federation. Ad essere completamente onesti, Lala, per un istante, ha provato invidia, mentre Masato raccontava la storia; si rende conto, piano piano, che in quel mondo ormai lei è marginale; chissà se si è immaginata partecipare a quel torneo, chissà se si è immaginata raggiungere adesso - il corpo che ha iniziato a lanciarle segnali inequivocabili - i successi che il tempo non le ha dato; ma è stata una questione che ha rapidamente cassato. E' bastata un'espressione di Katheryn; la danese sembra leggerle dentro. E quindi, Lala è tornata a focalizzarsi sul racconto; ha fatto anche le domande 'giuste' al momento 'giusto'. Ed è quindi solo dopo un po', e dopo l'arrivo delle ordinazioni -il nome di Katheryn, sul bicchiere, è scritto male- che Lala riesce ad andare al nocciolo della questione.

    "Uh... devo ammettere che questa cosa... mi è venuta in mente poco per volta, non avevo capito nemmeno..."

    Ce la puoi fare, Lala. Il sorriso di Katheryn la avvolge - ed in effetti Lala riesce persino a non abbassare lo sguardo sulla giacca appena aperta della danese. Che adesso si parla di cose serie. Non che le boobiez non siano una cosa seria, ma per quelle c'è tempo dopo.

    "Allora, sono andata a vedere questo poligono di tiro..."

    Lala prende il telefono, e comincia a scorrere per le foto, tenendo il telefono davanti a sè. Si ferma un istante, inarcando le sopracciglia, davanti ad una foto, e voltandosi appena verso Katheryn, che fa la gnorri. Con ogni probabilità una foto rubata. Ad ogni modo, Lala scorre fino alle foto interessanti...

    "Il quartiere è quello che è, ma il cancello si apre su un cortile che può essere convertito in parcheggio; e da fuori mi sembra ancora tutto integro; forse va bonificato, che magari ci sono dei colpi inesplosi in giro, ma credo che non sia una spesa eccessiva..."

    Lala si mordicchia il labbro inferiore, e poi spiega...

    "Ma la cosa bella di questo posto... è che probabilmente si può prendere per un tozzo di pane. Che va all'asta dei fallimenti, e non può essere riadattata a scopi differenti da attività ludica - per cui, non possono metterci un magazzino, o un negozio... ho fatto controllare da RD al catasto..."

    Lala piega il capo di lato, e quindi, sorride

    "Per cui, ho intenzione di partecipare all'asta, ed ho già dato mandato a RD... la base d'asta è bassa, ma è possibile che ci siano un paio di concorrenti..."

    E poi, però, Lala si trova a spiegare perchè questa è la soluzione migliore:

    "Ed a quel punto, sistemare gli interni potrebbe essere abbastanza semplice; e magari riusciamo a trovare un po' di materiale di seconda mano; per esempio, potremmo comprare parte del materiale da viaggio di Rev... o della CKW! O magari ad una federazione minore, che sta chiudendo a sua volta... anche se la mia esperienza con i ring delle indies... non è piacevolissima..."

    Masato si trova inconsciamente ad annuire a quelle parola. Molti ring delle federazioni minori sono in effetti nati per la boxe, e non sono riadattati per proteggere durante l'impatto con il suolo. Che è, poi, essenzialmente, il motivo per cui Lala e Kat non allenano Lucy all'Equinox.

    Infine, Lala allarga le mani, un po' come se avesse finito la presentazione ad un Board of Directors.

    "E magari... aiuterebbe anche un po' il quartiere..."

    Come detto, Lala ha potuto intravedere l'inferno delle strade di Lahore; e forse ha capito come a volte, possa bastare anche poco, per aiutare qualcuno. Forse, un tempo Lala avrebbe semplicemente fatto spallucce. I tempi sono cambiati. Lala è cambiata. Lala allunga la mano a cercare quella di Katheryn...

    "Vedi, come ti dicevo, Kat, io sono consapevole che questa sarebbe un'impresa in perdita... parliamoci chiaro, in questo momento nessuna major riesce davvero a stare in piedi senza un ridimensionamento, o un ripianamento finanziario. E hai sentito Nikita... anche loro hanno un sacco di problemi..."

    "E' colpa di Adwoa" "Kaat..."

    "Voglio essere la vostra prima iscritta!"

    Masato se n'era stata zitta mentre le due donne più grandi parlavano di...affari, diciamo...e però poi si intromette così, di botto, con una richiesta che prevederebbe che il progetto, al momento solo poco più di un'idea nelle teste delle altre due, diventi una realtà molto più concreta. Ma tant'è. Lala e Kat si fissano per un attimo negli occhi, e...

    "Beh..."

    "...non lo sei già?"

    Completandosi le frasi tipo Pinco Panco e Panco Pinco. Kat e Lala scoppiano a ridere...e Masato non può esimersi dall'unirsi a loro.



    ** Equinox East 61 Street, 330 E 61st St, New York. 15 maggio **

    Sta attirando l'attenzione di tutta quella zona di palestra, praticamente. E no, non è per la seconda pelle in microfibra che la fascia dalle caviglie alla vita, e poi dal seno alle spalle, evidenziando invece che nascondendo le fasce muscolari tese nello sforzo fisico. Non è quello che fa sì che qualche gym-bro si dia di gomito con un compare, accennando appena con la testa verso di lei. E' che, nella zona con gli attrezzi per i combat sport, Katheryn sta praticamente cercando di uccidere a suon di percosse un sacco da boxe. E' di quelli con il piedistallo, e nonostante il peso, la danese è riuscita a spostarlo, a pugni e calci, di almeno tre spanne dalla posizione originale, nel giro di 30 minuti.

    "Guarda che se lo rompi, poi ci tocca ripagarlo."

    E' carino anche solo il fatto che dica "ci" e non "ti". La voce di Lala -che le sbuca alle spalle, la tenuta full-body aderente con la scritta Equinox estesa per tutta la chilometrica lunghezza delle gambe- ottiene l'effetto desiderato, e cioè farla fermare. Col fiatone, Katheryn si concede di colpire il sacco con un ultimo, violento, calcio alto che fa parte del suo background di taekwondo.

    "Stai ancora pensando a ieri sera, immagino."

    La sera prima, è stata la season première degli show della CLWF su Fox. In realtà c'era stata anche una puntata il 7 maggio, ma è stata più che altro una presentazione, tenuta da Larry Tremblay, in cui ringraziava dell'opportunità e prometteva al pubblico americano un grande spettacolo. Un incrocio tra una conferenza stampa e una cerimonia di apertura.
    Ma il 14 maggio, appunto, c'è stata la prima, vera, puntata. Quella dell'esordio -vincente- di Masato, pardon, Luscious Lucy, nel torneo per l'assegnazione del titolo di number one contender per il Women's Championship della campionessa Marie Lacroix...e del battibecco tra quest'ultima e la madrina di questi eventi, Katheryn Winnick.

    Che fosse stata una specie di rivincita di Tremblay su Katheryn non è dato saperlo, fatto sta che la campionessa ha interrotto Katheryn verso la fine del suo intervento iniziale. E' uscita in cima alla rampa, in tenuta da ring e con la sua cintura bene in mostra sulla spalla e, fondamentalmente, ha detto alla Winnick che poteva anche evitare di ripresentarsi nelle serate successive. Che Masato era lì solo grazie a lei e Lala e non per merito -questo, prima che Masato vincesse il suo match- e che, in fin dei conti, Katheryn doveva davvero essersi rammollita per l'inattività, se ormai si era ridotta a fare la bella statuina e la presentatrice, mentre altri combattevano al posto suo.

    Ora, non era nè il tempo nè il luogo per dire come stavano davvero le cose, e cioè che Katheryn aveva un tale rispetto per il CKW Women's Championship, da aver quasi timore di scarrozzarlo in giro per show, diciamocela tutta, non di primissimo livello. E in fondo, riteneva che Masato meritasse quella chance...ma ad ogni modo, le due si sono rinfacciate accuse per qualche minuto e poi, nel backstage, Lala ha dovuto trattenere Katheryn dall'andare a cercare la Lacroix, per regolare la questione faccia a faccia. Nel suo ufficio, probabilmente, Tremblay si aspettava che Kat gli piombasse alla scrivania pretendendo un contratto da lottatore...e forse sì, a pensar male, nel fare provocatorio della Lacroix c'era anche una sua spinta. O semplicemente, Larry Tremblay conosceva bene i suoi atleti. E Marie è un'atleta molto forte, una veterana della Federazione, e una donna particolarmente sicura di sè, oltre i limiti dell'arroganza. E lasciarla libera di interrompere il discorso di Katerhyn, se l'avesse voluto, era qualcosa che avrebbe fatto il bene dello show. Questione di business, ovviamente, niente di personale.

    Katheryn non risponde direttamente, ma l'espressione è più che esplicita. Lala fa un profondo respiro, si avvicina all'altra, le dona una rapida carezza al viso, scostando i capelli... e poi si allontana - lasciando Kat avvolta in una nube di profumo e promesse. Ma no, Lala non fa che un paio di passi, si china - forse, sente anche lo sguardo di Kat su di sè - e prende due colpitori arancioni, indossandoli...

    "Allora...vediamo quanto sei arrabbiata..."

    Lala sorride. Non indossa nemmeno altre protezioni - ma insomma, Lala e Katheryn a questo punto si allenano insieme da più di un anno, e la Regina Bianca sa leggere i movimenti dell'altra... Katheryn comincia a colpire. Lala sposta i colpitori, e Kat colpisce; Lala accelera il ritmo... e Kat la segue; e poi... poi Lala si avvicina di scatto verso Kat - e questa, non dico colta alla sprovvista, ma sicuramente sorpresa, quasi perde l'equilibrio...

    Le sopracciglia inarcate di Katheryn debbono essere sufficientemente esplicite, perchè Lala abbassa i colpitori.

    "Ti stai focalizzando così tanto, a rimuginare su ieri sera, che rischi di diventare vulnerabile..."

    Ovviamente, Lala schiocca la lingua sul palato, assumendo l'espressione da "saggia maestra di arti marziali che ha appena elargito una perla all'allieva". E' una maschera che Lala non sa tenere, e il sorriso di Kat è sufficiente a infrangerla.

    "Non riesco a togliermi dalla testa che mi abbiano manipolata..."

    "E' possibile; ma non era una buona idea ieri sera, menare i pugni, e non lo è nemmeno oggi..."

    Kat fa spallucce. Fosse successo un anno e mezzo fa, o prima, Larry Tremblay avrebbe dovuto chiamare la security. E Marie Lacroix un dottore. E Katheryn un buon avvocato. Ad ogni modo.

    "Possiamo chiedere a Masato, magari sa qualcosa in più di noi. Sai, le voci del backstage. Abbiamo lezione tra 10 minuti"

    E poi, guardando Katheryn, sudata marcia, il petto che si alza e abbassa come un mantice per lo sforzo profuso fino a quel momento.

    "Te lo ricordavi, vero?"

    "Certo!"

    Lala inarca il sopracciglio

    "Cioè...potrebbe essermi inavvertitamente passato di mente, ma..."

    Lala lascia che le braccia le cadano lungo i fianchi, in un moto di scoramento. Rotea gli occhi.

    "Eddai...seriously?"

    Si massaggia la fronte, scuotendo appena il capo. La tensione, va detto, sembra sciogliersi, perchè Kat sembra stia facendo un grosso sforzo per non scoppiare a ridere. E l'atteggiamento di Lala, non la aiuta, visto che le punta il dito con fare accusatorio.

    "Io acro-yoga con te in questo stato non lo faccio."

    L'altra, ridendo, si slancia in avanti.

    "Dai, abbracciami!"

    Lala si ritrae ridendo, facendosi scudo con le braccia

    "Non ti azzardare a toccarmi se prima non ti sei fatta una doccia! Non mi farò piovere addosso il tuo sudore."

    Kat mette le mani sui fianchi, imbronciata...e sì, insomma, sembra voler sottintendere qualcosa quando fa...

    "Ah no?"

    ...e probabilmente è lo stesso pensiero che attraversa la mente di Lala quando replica con un sorriso divertito...

    "Scema. Lo sai cosa intendo."

    E la scema, le risponde con una linguaccia. Non sembra, ma c'è della maturità in questo battibecco che capiscono solo loro.

    "Vabbè, quanto tempo ho?"

    "Adesso, meno di dieci minuti"

    "Ce la faccio, dai. Vuoi seguirmi?"

    "Vuoi metterci cinque minuti o cinquanta?"

    Kat per un attimo pare pensarci, in effetti. Si avvia verso gli spogliatoi. Lala, per non correre rischi, non la segue. Ma l'altra la apostrofa, allontanandosi camminando all'indietro.

    "Ce l'hai in borsa un cambio per me?"

    In effetti sì, perchè Lala, saggiamente, oltre alla divisa con il logo Equinox porta sempre un set da palestra in più, neutro. Per non fare proprio sempre la figura della donna immagine, ecco.

    "Ti starà un po' stretto..."

    "Mi dai della cicciona?"

    "No, ma sai..."

    Lala soppesa con le mani l'aria, all'altezza del petto. L'aria, certo.

    "Uhm...e immagino che la cosa ti darà molto fastidio, vero?"

    Katheryn prende la via degli spogliatoi femminili, e Lala si ritrova a schioccare la lingua sul palato. Sarà una lezione piena di distrazioni.



    *** US95-N, Nevada. 25 maggio. Pomeriggio. ***

    Un paio di giorni fa, il telefono di Lala Nausherwani ha trillato; Lala si è mordicchiata il labbro inferiore, in quell'espressione che le dà un'aria quasi ingenua - e che a Kat piace tantissimo - e poi ha aggrottato le sopracciglia. Ha risposto; Kat si è allarmata, perchè Lala le ha fatto cenno con la mano, di aspettare un attimo. La segretaria del dottor Nwasike ricordava alla signorina Nausherwani la visita periodica di controllo.

    "Te ne eri dimenticata davvero?" "Potrei..." "Ly, sei guarita e non senti più dolore, ti aveva persino dato il via libera per un incontro... non devi più aver paura..." "Mi accompagni?" "Sempre"

    Insomma, è stato organizzato tutto in maniera abbastanza affrettata. Ma andare in Nevada, con l'inizio della bella stagione, vuol dire... un sacco di cose. Un sacco di cose che due come Kat e Lala non potevano, in effetti, lasciar correre. Nwasike è stato soddisfatto del decorso di Lala

    "Vuol dire che ti posso sollevare e piantare al muro, stasera""Intendi... come hai fatto l'altro ieri?""Hai fatto quel gesto e non ho saputo trattenermi""Quale gesto?" "Quello lì""Ooh..."

    e ha fissato la prossima visita di controllo tra sei mesi. Nwasike si è raccomandato, comunque, di non esagerare con gli sforzi fisici; che non è del tutto convinto che Lala riuscirebbe a ottenere il via libera a lottare in altri stati, fuori dal Nevada, che è molto più lassista in questo. Lala ha fatto una smorfia di disappunto. Katheryn le ha passato una mano dietro la schiena. Lala ha sorriso.

    Ad ogni modo, una volta in Nevada, Kat e Lala ne hanno approfittato, prima di tutto, per passare una giornata in piscina... al Wet 24. Che, insomma, tutti quegli abiti addosso sono pesanti; e che, soprattutto, ha chiuso alle famiglie visto che è iniziata la stagione calda.

    E poi, Kat e Lala hanno deciso di passare un paio di giorni al Lago Tahoe prima di tornare a New York con un volo da Reno. Per questo motivo, sono in auto - Lala ha voluto noleggiare una Revuelto "per provarla". E a dire il vero, la Route 95 - e la Route 50 poi - permettono di "giocare" un po'. Anche se, parlandoci chiaramente, la polizia è sempre in agguato. Ad ogni modo...

    "Siamo quasi arrivate, ma ci fermiamo in un posto, prima..."

    Katheryn, tenendosi il cappello a falda larga con la mano sinistra - ha scelto un look molto country, per l'occasione, e lo sintetizzeremo con 'una Daisy Duke scandinava' - si sporge appena in avanti, cercando di carpire dall'espressione della compagna un indizio...le labbra piegate in un sorriso concentrato sembrano comunque un buon presagio...

    Così, quando Lala mette la freccia per infilarsi nel minuscolo parcheggio del "Genoa Bar & Saloon", Katheryn ha un attimo di perplessità.

    "Benvenuta nel saloon più antico del Nevada..."

    Lala ha scelto un look sportivo, con un miniabito aderente che, in effetti, sembrava raccontare di lunghi piaceri mentre guidava, sollevandosi appena. A Kat va riconosciuta, senza dubbio, una forza di volontà considerevole. Ad ogni modo...Lala prende per mano Katheryn, e la conduce all'interno. E' un po' come un viaggio nel tempo - il locale, tutto in legno, ha le pareti ricoperte di cimeli di un'epoca passata - di pionieri, poi di contrabbandieri d'alcool, poi di mafiosi, poi di giocatori d'azzardo, poi di scienziati nucleari...dalle pareti, pendono in bella vista una raccolta impressionante di reggiseni, ognuno firmato e datato...

    "Uh... che sbadata, mi ero dimenticata la tradizione del locale...se è la prima volta che vieni qui, devi pagare per l'accesso..."

    E con il ditino, indica i trofei appesi alle travi...

    "Perchè solo io? ...oh"

    La risposta le balena in mente mentre sta ancora formulando la domanda. Lala schiocca la lingua sul palato, cingendole le spalle con un braccio e indicando il soffitto.

    "Vedi quello?"

    E indica un reggiseno a balconcino dagli intricati intarsi di pizzo sulle coppe altrimenti trasparenti. In effetti, a guardarlo, risalta in mezzo agli altri come un fiore in mezzo a una distesa d'erba. Gli occhi di Katheryn si fanno a fessura, in un gioco che ormai le due conoscono a memoria e che tuttavia si divertono ancora a interpretare

    "Uhm...e lo voglio sapere, quale dei due accanto è stato attaccato lo stesso giorno?"

    "Eddai, pensa che la conosci anche tu..."

    "La conosco o la conosco io?"

    "Ehi!", fa di rimando Lala, fessurizzando lo sguardo, anche lei, come se stesse per polverizzare qualcuna...ma a dire il vero, Lala è stata qui soltanto un paio di volte.

    "Il solito, Lala? Era un po' che non passavi...", dice l'oste da dietro il bancone del bar... e d'accordo, va bene, sì, c'è stata spesso, ma non è questo il punto, da un certo punto di vista Las Vegas sa essere soffocante. Non giudicate, su. E però, prima che Lala possa rispondere...

    "Aspetta, ho un'idea migliore...lasciamo una storia da raccontare, ti va?"

    La prende per mano, tirandola verso una delle pareti del locale. Accosta al muro, guidando Lala, di spalle, contro di lei. Le dita di Katheryn scorrono sulle guance della Regina Bianca, muovendole la testa verso il centro del locale.

    "Tu fai la guardia, tesoro...e non sbirciare!"

    Il movimento attira l'attenzione di alcuni avventori, che cominciano ad osservare incuriositi la scena. Loro possono iniziare a vedere i movimenti di Katheryn, gli stessi che Lala intuisce stiano avvenendo dietro di lei. Da un lato del locale si leva un tifo convinto, condito da qualche fischio di approvazione. Dietro la sua schiena, la Nausherwani sente il movimento di Katheryn...e si sente appoggiare sulla spalla la camicetta della danese. Sente, sotto le scapole, sfregare il tessuto del reggiseno della sua compagna.

    "Ora, mi raccomando...non ti devi muovere..."

    E Katheryn lo fa. Slaccia il gancetto del reggiseno, e sfila prima una spallina, e poi l'altra. Nel locale, ormai l'attenzione è tutta per loro due. Sono tante le bottiglie e i boccali sollevati in segno di festeggiamento. E Lala sente il suo cuore accelerare per l'eccitazione, quando Katheryn la abbraccia da dietro, premendo il seno nudo sulla sua schiena. La Regina Bianca si morde il labbro, sollevando gli occhi al cielo.

    "Dio, Kat...mi stai uccidendo, così..."

    E questo, almeno, lo può fare: muovere le mani all'indietro a cercare i fianchi della compagna, come a non volerla far scappare, premendo ancora di più la schiena contro di lei. Le dita di Lala premono sulla stoffa in jeans ruvido degli shorts della bionda. La Winnick la abbraccia forte di rimando, facendole dondolare il reggiseno davanti agli occhi.

    "Me lo tieni un secondo?"

    Lala obbedisce -che altro potrebbe fare d'altra parte, pescando nel novero delle situazioni che non prevedano una denuncia per atti osceni?- e sente Katheryn sfilarle la camicetta da sopra la spalla ed armeggiare dietro di lei, per indossarla e riallacciarla all'altezza del ventre. La tortura può dirsi finita, diciamo, perchè finalmente le due possono tornare a muoversi liberamente. Il Genoa Bar & Saloon risponde con un ruggito mentre Katheryn le sfila accanto, riprendendosi il suo reggiseno e dirigendosi a un tavolo nei pressi del bancone. E lo fa con un cat walking appena volutamente enfatizzato, carico di una tale spensierata e divertita sensualità da mettere in testa a Lala più di un pensiero. Ma appunto, nessun che non preveda una denuncia per atti osceni. L'oste le avvicina una sedia, aiutandola a salire...e Katheryn sposta il vecchio reggiseno di Lala, spostandolo da quello a cui era accanto e infilandoci in mezzo il suo: se vogliamo, è un modo di "segnare il territorio", ecco. La curiosità ovviamente è troppo forte, e sbircia la firma dell'altro capo intimo: Miriam Leone.
    Si gira, e fulminerebbe -per gioco, forse, ma nemmeno tanto- Lala con lo sguardo, se quell'altra non si atteggiasse a bambina pentita, con le mani davanti agli occhi e le dita aperte il tanto che basta per sbirciare lo sguardo di Katheryn. E comunque, si parla di anni fa, insomma.

    Da dietro il bancone si sente, però, una volta placato lo scompiglio causato da Katheryn -almeno in parte, almeno- uno scharimento di gola...Lala si passa la lingua sulle labbra, e fa...

    "Due del solito, sì..."

    E però, Lala non ha nemmeno prestato troppa attenzione alla cosa, perchè la mano con cui si nascondeva - quasi timidamente - sembra aver trovato un po' di coraggio...e difatti si sgancia dal suo viso - mostrando un sorrisetto che non sembra promettere nulla di buono - un sorriso che a Kat piace - e poi si aggancia al polso di Katheryn...

    "Andiamo a rifarci il trucco, siamo sedute là"

    "Là dove?", con tanto di ondeggiamento del capo. Troppo tardi perchè le nostre sono già sparite dietro la porta del bagno... Una volta dentro, ed individuato lo stallo vuoto, Lala, sempre tirandosi dietro Katheryn richiude alle loro spalle l'anta di legno, tirando il chiavistello, e con una spinta la danese viene fatta sedere sulla tazza di ceramica, insospettabilmente pulita, per il posto, che però tiene particolarmente alla sua reputazione.
    Lala solleva il vestito lungo i fianchi, per dare aggio alle lunghe gambe di muoversi in avanti con deliberata e calcolata lentezza, prima una, poi l'altra, per sedersi in braccio alla compagna. Le afferra le mani e se le mette sul sedere: che lo senta, Kat, il fremere della sua pelle. Le prende il volto tra le mani e la bacia con trasporto, con la fame che trattiene da quando l'ha sentita contro la sua schiena, mentre si spogliava del reggiseno...e le strappa un mugolio, quando si stacca dal bacio mordendole il labbro inferiore.

    "Ahi"

    "Questo è per prima, per non avermi fatto vedere niente..."

    "Dovrei essere io quella arrabbiata, per il reggiseno di Miriam..."

    La Regina Bianca soffoca la polemica serrando le labbra su quelle di Katheryn, lasciando che le loro lingue si incontrino e danzino al ritmo della loro passione. Le bocche si dischiudono una sull'altra, e tra un bacio e l'altro trova il tempo di replicare.

    "Allora mi dovrai sculacciare Kat, sono stata una ragazza cattiva..."

    Il grip delle mani della danese sui glutei di Lala si fa istintivamente più deciso, strappando alla pakistana un mugolio di soddisfazione e di presentimento.

    "Mmmm...e invece adesso?"

    Lala nemmeno risponde, le apre i lembi della camicia, unico intralcio tra il desiderio della Pakistana e il seno di Katheryn ora esposto in tutta la sua morbida perfezione. La bocca di Lala si abbassa verso il suo banchetto, mentre Katheryn con un respiro roco inarca la schiena offrendosi a lei, le braccia che si allargano a puntellarsi contro le strette pareti di legno di quel minuscolo ambiente, che come volume ricorda tanto il camerino di Victoria's Secret, a New York, quando ancora c'erano la problematica Katheryn Winnick e la misteriosa H.



    *** Lago Tahoe. 25 maggio. Sera. ***

    "Ti spiace parcheggiare tu?"

    Lala si volta verso Katheryn, riflettendosi negli occhiali da sole dell'altra, e passandosi rapidamente la lingua sulle labbra, con un'espressione di predatrice famelica di fronte ad un branco che si abbevera.

    "Uh...o...okay?"

    Lala posa le labbra su quelle di Katheryn, e scivola fuori dalla portiera - fa persino una corsetta davanti, a recuperare una delle minuscole valigette che la supercar permette - ad essere onesti, questo è stato uno dei grossi dispiaceri di Lala, perchè questo viaggetto implica necessariamente fare a meno di un sacco di bagaglio, perchè semplicemente...non c'è posto. Lala ha fatto un po' di capricci. Katheryn l'ha convinta a fare i bagagli assieme. Lala si è messa il cuore in pace...

    Ad ogni modo, Lala prende i bagagli, e piomba quasi di corsa dentro il bungalow, lasciando Katheryn a metà tra l'anticipazione - lo sguardo della Regina Bianca lasciava intendere qualcosa - e la curiosità - che Kat non ha idea di cosa. Vabbè. Katheryn si mette al volante - possibile che Lala debba tirare il sedile così indietro? - e tutta l'operazione non dovrebbe impiegare più di 3 minuti.

    Quando Katheryn torna davanti al bungalow, la porta è aperta. Entra dentro e...beh, fondamentalmente rimane di stucco. E le due borse che aveva recuperato dall'auto cadono a terra con un tonfo leggero.



    Lala gira appena la testa, con un sorriso diabolico e uno sguardo irresistibilmente languido. A Katheryn, qualsiasi parola muore in gola.

    "Te l'ho detto, sono stata una ragazza molto cattiva..."

    Torna a fissare il muro davanti a sè, inarcando un poco di più la schiena.

    La mattina dopo, Kat si renderà conto di non aver mai chiuso la porta del bungalow. E solo molto dopo, Kat si renderà conto che Lala è riuscita a infilare il frustino nel bagaglio senza che lei se ne accorgesse...sneaky sneaky.



    *** Lago Tahoe. 26 maggio. Pomeriggio. ***

    Il Lago Tahoe, situato tra le montagne della Sierra Nevada, è uno dei luoghi più belli e romantici della California. Il tramonto sul lago è uno spettacolo mozzafiato che lascia a bocca aperta chiunque lo osservi. Mentre il sole comincia a calare lentamente dietro le montagne, il cielo si tinge di arancione, rosa e viola. Il riflesso delle nuvole colorate sul lago crea un'atmosfera magica e romantica. Le onde del lago si placano lentamente, creando una superficie liscia come uno specchio. Il sole, che continua a calare, si riflette su di essa creando una miriade di colori intensi e brillanti. Le montagne che circondano il lago diventano sempre più scure, mentre il cielo sopra di esse si riempie di stelle. L'aria fresca della montagna e il placido sciabordio dell'acqua sulla riva creano una sensazione di pace e tranquillità.

    In questo scenario romantico, molti innamorati si scambiano tenerezze e si godono l'incantevole bellezza del tramonto sul Lago Tahoe.

    La maturità si vede dalle piccole cose, ed il fatto che Lala e Katheryn stiano passeggiando mano nella mano sulle sponde del lago, si può assumere come segno di estrema maturità. L'aria è appena fresca, ma la Regina Bianca non ha allungato la gonna - la pelle delle sue gambe, quasi luminosa, è accarezzata dai raggi del sole al tramonto. L'acqua del lago si infiamma al calar della sera, perdendo il confronto con gli occhi azzurri di Katheryn - o, almeno, questo avviene nella mente di Lala. Che si trova, quasi inconsciamente, a stringere le dita dell'altra.

    "Potremmo rimanere un giorno di più..."

    Prova a suggerire, ma lei stessa è consapevole che questo non è possibile. La sua carriera nel mondo della lotta è stata relativamente breve - come i suoi detrattori amano ricordarle - e per buona parte di essa ha mal tollerato i suoi doveri di atleta sotto contratto. Ma quello che ha firmato Katheryn con la CLWF, indipendente da quello di Masato, eppure legato ad un certo numero di apparizioni televisive, essenzialmente rende vano il tentativo di Lala di allungare il piacere dell'isolamento con la sua Kat.

    In effetti, come detto, lei stessa non ne è convinta. Si mordicchia il labbro inferiore, e poi...

    "Mi metto la maschera e la picchio io al posto tuo..."

    Che, insomma, da certi punti di vista, la rabbia di Kat non è ancora del tutto sbollita, nonostante le rassicurazioni di Lala - e quelle, onestamente meno efficaci, di Masato. Marie Lacroix nell'ultimo show ha ancora una volta tirato in ballo la danese, definendola buona solo per fare la manager di una meteora come Luscious Lucy, e questo perchè Katheryn aveva accompagnato a bordo ring la nippoamericana in occasione del secondo turno del torneo per il N° 1 Contendership. Lucy ha vinto, senza l'aiuto di Katheryn, e tra due giorni dovrà battersi per conquistarsi il diritto di sfidare, nella Season Finale di questa piccola serie di show della CLWF su Fox, proprio Marie Lacroix.
    Katheryn le si appoggia maggiormente alla spalla, abbracciandole di più il braccio e poggiandole la testa sulla spalla. Si perde per un attimo nel pensiero di Lala che fa l'eroina mascherata, per difendere lei, Katheryn, fanciulla in pericolo. E però, Katheryn è tutto fuorchè una fanciulla in pericolo.

    "Ma scherzi? E levarmi tutto il divertimento?"

    E non può fare a meno di notare che sì, le piacerebbe restare lì ancora con Lala. E tuffarsi in quel lago, e scherzare e giocare e fare l'amore sul prato, di notte, davanti a un fuoco. E sorride pensando che forse, tutto il programma, potrebbe anche trovare realizzazione ma non in quel momento e non certo in quella stagione, che la pakistana le ha già fatto il regalo di offrire al suo sguardo che mai si stanca di lei, la perfezione delle sue lunghe gambe. Ma Katheryn lo sa, che l'altra sta sentendo un po' di freschino. Lo sente perchè le sue dita, strette in quelle della Regina Bianca, indugiano a tamburellarle la coscia.

    "Hai freddo? Vuoi che rientriamo?"

    "No, no, tranquilla..."

    "Quindi il fatto che hai le gambe gelide è una mia impressione? Ti avevo detto di non mettere la mini..."

    "Shush...non è che avessi molte opzioni, non..."

    "...non avevi nient'altro da mettere, certo. Un giorno dovremo parlare di questo tuo problema, Ly."

    Lala schiocca la lingua sul palato.

    "In effetti, la prossima volta potrei lasciare a casa l'intimo bondage, e portare dei pantaloni della tuta."

    Katheryn spalanca gli occhi fingendo un'espressione scandalizzata

    "Tu provaci, e io..."

    Il bacio di Lala le uccide le parole in bocca. Probabilmente, quella che stava per formulare Katheryn era una vuota minaccia scherzosa. Ora, preferisce sciogliersi nelle labbra della compagna, gli occhi chiusi, i sensi concentrati sulla profondità del loro legame. Lì, sulle rive del lago Tahoe, illuminate dall'arancio del tramonto, il loro amore celebrato da una colonna sonora di fronde ondeggianti e onde sulla ghiaia.



    *** The Campbell Bar, 15 Vanderbilt Avenue, New York. 2 giugno ***

    Le note della solista jazz al piano si diffondono per il Campbell, ma a dire il vero Lala e Katheryn, sedute ad un tavolino, non ci prestano troppa attenzione - sebbene a dire il vero, la scelta di venire al Campbell proprio questo venerdì, era perchè Lala magnificava le doti della pianista. In realtà, le due tengono un tono di voce piuttosto basso, ma Katheryn sembra innervosita. Ma no, non è gelosia verso la musicista - Kat sa perfettamente di potersi fidare della Regina Bianca. No, c'è un'altra cosa che sembra contorcere i suoi lineamenti...

    "Fammi capire... ti ha bandito da bordoring? E perchè?"

    "Mi ha bandito da bordoring con una telefonata. E tutto per quel piccolo battibecco con Marie..."

    Ora, piccolo battibecco è probabilmente una litote. Luscious Lucy ha vinto - con una certa difficoltà, a dire il vero - la finale per il torneo first contender, sconfiggendo una delle classiche rivali di Marie, la colossale Regina. Lucy non ha potuto utilizzare la LLSD con un'avversaria così pesante, ma nelle ultime fasi dell'incontro ha cavato fuori dal cilindro la gannosuke - e Regina non ha avuto lo spunto per uscire rapidamente dallo schienamento.

    A quel punto Katheryn, che era al tavolo di commento, è salita sul ring per congratularsi con Masato, mentre dal backstage sono state raggiunte dalla vice-Gm Valérie Tremblay, che ha consegnato a Luscious Lucy il trofeo destinato alla vincitrice del torneo. Ed è stato in quel momento che ha fatto la sua apprizione anche Marie Lacroix, cintura CLWF bene in vista sulla spalla, che è salita sul quadrato per complimentarsi sarcasticamente con Lucy. La situazione è stata fin da subito molto tesa, con la campionessa che ha promesso a Lucy che l'avrebbe distrutta, rispedendola ai suoi incontri amatoriali; Lucy ha ribattuto che la Lacroix avrebbe piuttosto dovuto preoccuparsi di non essere messa al tappeto da una cosiddetta "rookie". Katheryn è rimasta al fianco di Masato, limitandosi a guardare in cagnesco Marie, finchè quest'ultima non l'ha tirata in ballo, rimarcando l'intenzione, dopo aver battuto Luscious Lucy, di trascinarla sul ring per mostrare a tutti quanto ormai la Winnick non abbia più niente da dare al mondo del wrestling se non fare da donna immagine ed eventualmente sciorinare l'elenco dei suoi -nemmeno numerosi- successi passati in una Federazione che ha chiuso i battenti.

    Si è evitato lo scontro solo per la presenza di Valérie e del sopraggiunto Larry Tremblay, perchè quando Katheryn ha replicato che sarebbe stata a bordo ring così Marie non avrebbe nemmeno dovuto fare troppa strada per trovarla, l'altra ha cercato di provocarla andando a muso duro con la danese, sventolandole sotto il naso la CLWF Women's Belt mentre le due, a distanza di meno di un palmo, si rinfacciavano parole che i microfoni non hanno colto. La mimica facciale lasciava tuttavia intendere che non fossero convenevoli o attestati di stima. Tant'è, Larry Tremblay ha dovuto trattenere la Lacroix dal mettere le mani addosso a Katheryn.

    A Lala, a dire il vero, che ha seguito il tutto dalla TV, Kat è piaciuta molto in quel frangente. Qui però va anche detta una cosa: a Lala piace sempre Kat, per cui non è un giudice particolarmente efficace nel frangente. Ma un paio di anni fa, sarebbe dovuta intervenire la security per contenere il prevedibile eccesso di aggressività della Winnick.

    "Ma non hai fatto nulla di che!"

    "Chissà che cosa avrà raccontato quella stronza a Tremblay per convincerlo. Ma probabilmente lui le dà corda perchè probabilmente vorrebbe che reagissi di più per aver la scusa di sancire un match..."

    "Posso sempre..."

    Il telefono di Lala squilla non lasciandoci sapere che cosa si proponeva di fare. Lala osserva il numero, che non riconosce, ma che inizia con un +92 che la fa irrigidire... Lala riflette per qualche istante, prima di rispondere.

    "ہیلو"

    Katheryn stessa si irrigidisce, quasi di rimando. Lala solleva il dito indice, offrendole un sorriso - a Kat, sempre, un sorriso - per rassicurarla.

    "مجھے کوئی دلچسپی نہیں ہے"

    E quindi...

    "ہاں، میں جانتا ہوں کہ وہاں کتنے بجے ہیں، ٹھیک ہے، میں ایک دو دن اس کے بارے میں سوچوں گا۔"

    E' curioso, l'effetto di vedere Lala che parla il suo linguaggio nativo - soprattutto, essendosi irrigidita, e innervosita, la cantilena dell'Urdu si è fatta un po' più pesante, acquisendo una musicalità strana, aliena, all'orecchio di Katheryn. Lala si mordicchia il labbro inferiore.

    "Era un avvocato, per conto di mio fratello. Dice che vuole vedermi."

    Lala fa una smorfia di... non si può definire direttamente disgusto, ma è qualcosa di molto vicino.

    "E che hai intenzione di fare?"

    "Non lo so... ma per il momento, dirò a RD di occuparsene..."

    Che RD è il suo - il loro - avvocato, e insomma, se Jitendra vuole andare a infognarsi in beghe legali, tanto vale che ci affondi. Tra parentesi, Lala non ha alcuna intenzione di andare in Pakistan; in effetti, per viaggiare sfrutta quasi sempre il suo passaporto Sudafricano, quasi come se volesse cancellare quella parte della sua esistenza.

    Ad ogni modo...

    "Per quel che riguarda noi, invece..."

    Lala pestella un po' sulla tastiera del telefono, e poi spinge il risultato verso Kat; lo sguardo della danese ha un brillare malizioso, e le labbra piegate in un sorriso...

    "Oh..."

    "Bandita da bordoring, è corretto?"

    "Già...ma non dall'Arena"

    Lala schiocca la lingua sul palato.



    ** Hard Rock Live, Atlantic City. 4 giugno. **

    LLSD! A segno! Luscious Lucy va a coprire, o meglio, crolla sul corpo della Campionessa! L'Arena conta insieme all'arbitro!

    1!
    ONE!!!

    2!
    TWO!!!

    3!
    THR...

    NO! NO! NO! L'arbitro fa cenno di no! Marie Lacroix con un colpo di reni è riuscita a divincolarsi il tanto che le è bastato per sollevare una spalla dal mat! Niente da fare per Lucy, che ormai è allo stremo. Le due rimangono a terra per lunghi istanti. Il conteggio dell'arbitro è al 6, quando Marie inizia a muoversi, rotolando verso il bordo del ring, mentre Luscious Lucy si mette carponi, per guadagnare la posizione eretta.
    La campionessa si solleva con l'aiuto delle corde, appoggiandosi alla terza, i capelli sudati incollati alla fronte. Respira a pieni polmoni, e guarda con aria beffarda Katheryn Winnick, seduta dietro le transenne, in prima fila; con le dita, le mostra quanto la sua allieva sia andata vicina alla vittoria, a sottolineare tuttavia quanto però questo non sia bastato.

    Lala, seduta accanto alla compagna, sente la morsa della mano di Kat sulla gamba e stavolta no, non è seduzione. E' tensione. Hanno aggirato il ban da bordo ring comprando regolarmente dei biglietti per assistere alla Season Finale della CLWF, ultima del ciclo di puntate trasmesse da Fox. Prima dell'inizio del match, Marie Lacroix si era inviperita, aveva protestato con l'arbitro, aveva preteso di farle cacciare dall'Arena...ma Katheryn e Lala non avevano violato alcuna regola. Erano lì nelle vesti di spettatrici. Decisamente interessate, va detto, ma la Campionessa non poteva farci niente.

    E quindi, la Lacroix si è trovata a fare buon viso a cattivo gioco. Ora, per "buon viso" va inteso l'aver affrontato Luscious Lucy con uno stile molto più stiff del suo standard, solitamente più improntato alla tecnica. Non ha perso occasione di provocare Katheryn durante il match, nelle fasi in cui Lucy era più in difficoltà, arrivando anche a lanciarla ripetutamente contro le transenne esattamente davanti agli occhi della danese, insultando sia la CKW Women's Champion, sia Masato. Lala ha trattenuto Katheryn più di una volta, e l'arbitro è spesso andato a muso duro contro Marie, minacciandola di squalifica anche e soprattutto per le continue scorrettezze ai danni della sfidante.

    Luscious Lucy, tuttavia, ha messo in mostra un cuore enorme, e una resistenza incredibile. Ha resistito, ribattendo colpo su colpo, e le due sono arrivate oltre i venti minuti di match, esauste. E tuttavia nemmeno con la seconda LLSD, dopo una connessa a metà match, è riuscita a chiudere. E ora, fatica a tenersi in piedi, ma lo stesso va detto della Campionessa.

    Le due sono nuovamente in piedi: Marie invita Lucy al clinch, ma solo per sorprenderla con una ginocchiata e irish-whipparla al turbuckle...e ancora, di nuovo, lancia invettive alla Winnick. Non si capisce bene se la indichi come prossima, o se vuole che guardi cosa sta per fare alla nippoamericana. Fatto sta che Masato, in un ultimo disperato tentativo, si lancia a corpo morto contro la Campionessa, travolgendola. Il pubblico esulta, ma l'attacco è disperato e senza strategia, e viene rintuzzato dalla Lacroix. L'arbitro si frappone tra le due, avvinghiate contro le corde...e Marie cava l'ennesimo coniglio dal cilindro, con eye-poke ai danni di Lucy non visto dall'arbitro!

    Katheryn e Lala urlano, così come il pubblico che fischia pesantemente mentre Marie Lacroix ne approfitta, scostando l'arbitro e colpendo Lucy all'addome per farla piegare, la testa intrappolata tra le sue gambe. Si gira, di nuovo, verso Katheryn, facendole cenno di guardare attentamente; si scosta i capelli dalla fronte con arroganza, afferra i fianchi di Lucy e la solleva da terra, mettendola in posizione di crucifix powerbomb...

    Prende una breve rincorsa...e connette con la Lacroix Bomb! Si sdraia su Luscious Lucy, uncina la gamba.

    1!

    2!

    3!


    Game over. Il pubblico fischia, mentre Marie si rialza, leccandosi le labbra...e praticamente strappa la cintura dalla mano dell'arbitro, che gliela stava porgendo. La alza al cielo, con malagrazia mette fretta all'ufficiale di gara perchè le alzi il braccio, a segnalare che lei, Marie Lacroix, è ancora la CLWF Women's Champion. La campionessa sale sui paletti, indicando se stessa ripetutamente. Ne ha anche per Katheryn, che è piedi e la fissa in cagnesco, e dall'alto del turbuckle le dice che no, la sua protetta non aveva alcuna chance, e lei nemmeno, se solo ci provasse.
    Torna sul ring, andando verso il lato più a favore delle telecamere, appoggiando i gomiti alla terza corda e mostrando la sua espressione spavalda all'obiettivo.

    Ora, in questi pochi istanti, corre l'obbligo di un velocissimo flashback, quando a casa Nausherwinnick, cinque ore prima, a metà pomeriggio, Lala e Katheryn si stavano preparando per la serata. Lala aveva optato, manco a dirlo, per un mini-completo Anna Sui della collezione 2021 ("Non ho niente da mettermi" "Dai, Ly, siamo in ritardo..." "Metto questo?" "Oh... sì..."), integrato da un trucco decisamente più pesante del solito, che le danno un'aria da "ribelle per caso", adatto al contesto senza essere troppo appariscente. Anche se, a dire il vero, una delle tizie, un paio di file indietro, aveva obiettato sulla lunghezza della gonna di Lala. In tutta risposta, Lala aveva disincrociato le gambe...e le aveva accavallate di nuovo, assicurandosi di metterle ancora più in mostra. Katheryn aveva scelto un look che non la facesse certo passare inosservata, con un corsetto a balconcino di pelle rosso scuro, ricco di intarsi, che le lasciava scoperto l'addome, completato da una corta giacca dello stesso materiale ma di colore nero, e dei leggings neri a vita bassissima -anch'essi di pelle- infilati in un paio di stivaletti dal massiccio tacco quadrato. Non è la personificazione dell'eleganza, come la sua compagna, ma è comunque estremamente provocante, e a Katheryn piace essere sempre uno spettacolo per gli occhi di Lala. Ma anche, è un outfit comodo, che non preclude in alcun modo la notoria agilità della danese. Quell'agilità che ora, con la Lacroix impegnata a pavoneggiarsi per le telecamere, godendo del disprezzo del pubblico, le permette di scattare oltre le transenne, e infilarsi sul ring scivolando sotto la corda più bassa.

    E la Lacroix, pensa che l'aumento del frastuono del pubblico sia contro di lei, di nuovo, e francamente se ne infischia. E però quando si gira, magari chissà, per infierire su Luscious Lucy, e continuare a provocare Katheryn...beh, se la trova davanti, Katheryn. E non ha il tempo di reagire, la stanchezza del match che le rallenta i riflessi, e viene travolta da una clothesline che la manda al tappeto. La Lacroix si contorce a terra, Katheryn la squadra dall'alto in basso, e poi si guarda intorno: il pubblico scandisce due parole, ripetutamente. Katheryn si toglie la corta giacca di pelle e beh, onestamente quel corsetto, senza spalline, è tremendamente sexy...ma la danese è l'eye-candy di Lala, e di nessun altro. Soprattutto, c'è da chiarire un concetto e, beh, stabilire gerarchie.

    Solleva Marie, che prova a divincolarsi inutilmente...e stavolta è la Lacroix quella piegata, con la testa tra le ginocchia di Katheryn. E Mz. Hyde le uncina le braccia dietro la schiena, e il pubblico scandisce ancora quelle due parole...e Kat esegue.

    LOVE BITES!

    E ci scarica tutta la tensione delle ultime settimane, trattenuta e covata troppo a lungo, riversandola in quel tenere la Lacroix a testa in giù più del solito tempo, in quello slancio supplementare delle gambe prima di schiantarla al tappeto, con una forza tale che per il rimbalzo Katheryn riesce a mettersi su un ginocchio, fissando Marie sotto di lei, KO. Si passa la mano sul capo, portandosi i capelli dietro l'orecchio, respirando a fondo. Dal backstage accorrono altri due arbitri a dar man forte a quello presente sul ring che, va detto, si è un po' fatto prendere alla sprovvista, ma la Winnick si rimette in piedi, sollevando le mani in segno di pace. Pace, certo, ora che ha fatto quello che voleva, finalmente. Luscious Lucy le si stringe addosso, mentre i direttori di gara si sincerano delle condizioni della campionessa, e Katheryn alza le alza il braccio, per il tripudio dei presenti. Cerca lo sguardo di Lala, che forse dovrebbe dirle, anche solo con gli occhi, o con un'espressione del viso che certe cose non si fanno...ma davvero ci vogliamo credere? La verità è che Lala è in piedi, orgogliosa della sua Kat. E le manda un bacio, soffiandolo dalla mano. La regia si affretta a affibbiare a Lala un nome in sovrimpressione, un Lala Nausherwani - Former GWF wrestler che non la definisce affatto.

    Perché i suoi occhi, adesso, sono persi nella sua compagna.

    E il pubblico attorno può continuare a gridare ed applaudire. Ma loro due, sono in una bolla differente.

    E per questo, i nomi in sovrimpressione sono irrilevanti.



    ** The Missile Bar, 2801 Pacific Ave, Atlantic City, Dopo. **

    "Non credevo che Trevor potesse essere così fastidioso..."

    "Eddai...è simpatico..."

    "Sì, ma non può venirmi a dire che anche Luinil ha ottenuto meno di quello che si meritava..."

    Il Missile Bar è un locale notturno di Atlantic City; si trova esattamente al piano superiore del Cuba Libre, al Tropicana, ed è decorato con una certa dose di kitsch, con un falso missile russo in ricordo della crisi del 1962. Dopo aver lasciato Masato e il suo ragazzo, Lala e Kat hanno deciso di non rientrare direttamente a New York, ma di passare la notte qui, ad Atlantic City. Che non è Las Vegas - Lala lo ha detto un paio di volte, a dire il vero - ma che comunque offre...beh, offre quello che le nostre due vanno cercando. Sedute su un divanetto - praticamente Lala è in braccio a Kat, la testa poggiata sulla sua spalla, e la mano a seguire il profilo del corsetto della compagna - le nostre osservano la vita notturna che si dipana davanti a loro.

    "Sai cosa mi è piaciuto di più, stasera?"

    Kat inarca le sopracciglia

    "Quando sei entrata sul ring, è stato...glorioso... Eri bellissima e dominante e eccitante e... Bellissima lo ho già detto?"

    Katheryn la stringe a sè, strofinandole le guancia sui capelli.

    "Uhm...sì, ma sei autorizzata a ripeterlo."

    Sposta appena la bocca, quel tanto che basta per sussurrare all'orecchio della compagna... "E...ti è piaciuto vedermi dominante eh?" e morderle leggermente il lobo. Lala manda un sibilo a denti stretti, mentre le dita della mano, poggiate sugli addominali della bionda, si contraggono per il brivido di eccitazione.

    "Dio, sì...ma sai cosa mi piacerebbe ancora di più?"

    Lala si mordicchia il labbro inferiore, piega il capo di lato, la osserva da sotto in su, e per un momento i suoi occhi neri risplendono...poi è lei che stavolta si avvicina con le labbra all'orecchio di Kat, e le sussurra qualcosa...

    "Seria?""Seria.""E con chi?""Quel tizio biondo che ci guarda da venti minuti e non ha ancora deciso se avvicinarsi...""Non mi piace molto...""Boooring...""Ah sì? E allora stai a vedere..."

    Katheryn si scioglie dall'abbraccio di Lala, che la osserva allontanarsi in direzione del ragazzo. Un po' si pente di averla provocata, e in un certo senso forzata a staccarsi da lei...però, diavolo, quella camminata, e i due sottili elastici del perizoma che appena fanno capolino dal girovita bassissimo dei leggings che la danese ha scelto...Lala percepisce il battito del cuore accelerare man mano che la compagna si avvicina a quello sconosciuto. E insomma, la Regina Bianca non può non ammettere che sia belloccio.

    Vede Katheryn farsi davanti a lui, scambiare qualche parola e poi passargli la mano tra i capelli, accennando con lo sguardo alla donna che, un po' distante, sta abbeverando i suoi occhi a quella scena. Il ragazzo ha appena il tempo di girarsi in direzione di Lala e alzare il bicchiere del cocktail in segno di saluto, che Katheryn gli è già a cavalcioni sul grembo: gli afferra la testa tra le mani e la porta verso di sè, schiudendo le labbra. Il bacio della danese è vorace, appassionato...al ragazzo cade il bicchiere di mano, andando in frantumi al suolo, e le sue mani afferrano i fianchi della danese, che imprimono un movimento languido sul bacino di lui, quasi a seguire il ritmo delle loro labbra che si aprono e chiudono le une sulle altre, le lingue che danzano nella bocca, in un ballo di desiderio.

    Lui le dà le spalle, mentre Katheryn è rivolta verso di lei. Gli occhi azzurri della danese non si staccano un attimo da quelli di Lala: sembra si stia divorando quella bocca e beh, Lala sa benissimo cosa voglia dire essere dall'altra parte di quelle labbra, dall'altra parte di quella lingua... Lala schiocca appena la lingua sul palato, prima di posare il bicchiere sul tavolino, ed alzarsi a sua volta. Gli occhi di Katheryn fissi su di lei - su quella camminata sinuosa e elegante allo stesso tempo, che la porta sempre più vicina - quella camminata appena asimmetrica, ormai; Kat deve costringersi a non mollare il biondino sul posto in quel momento. Lala si avvicina, quindi, e poggia le labbra sull'orecchio del ragazzo...

    "E' la tua serata fortunata, piccolo mio..."

    La voce è sufficiente ad attirare l'attenzione del biondo, per un istante... quello sufficiente perchè possa capire le regole del gioco...

    "Ed è sufficiente che tu faccia esattamente quello che dice Padrona Kat..."

    Lala poggia le dita sul mento di Kat, allontanando il viso della compagna da quello di lui, ed andando a cercare le di lei labbra...

    "Cosa comanda Padrona Kat?", appena sussurrato, con il battito della danese che accelera un poco.

    La Lacroix dimenticata, sommersa dal qui ed ora del piacere, ed il biondino - ad essere onesti, non ne sapranno nemmeno mai il nome, ma egli è soltanto un divertissement per il resto della serata - ha l'espressione di chi ha appena fatto jackpot. Senza rendersi conto di aver appena accettato di entrare in un gioco molto pericoloso, per lui...

    Ma questa, in effetti, è storia per un'altra volta.

     
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