Save Me #19

o, The swimsuit issue

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    ** Equinox East 61 Street, 330 E 61st St, New York. 7 aprile, pomeriggio **

    Masato ha appena finito di fare da spotter - che questo è parte del suo ruolo di insegnante di acroyoga, qui alla Equinox - alla coppia formata da Lala e Katheryn e deve ammettere di aver bisogno di una pausa. Ora, è chiaro che le due hanno un retroterra atletico che consente loro di apprendere i movimenti in fretta - ed è anche vero che Masato deve ammettere che le due hanno una certa sintonia, un'alchimia che sembra lasciare intendere che riescano a comunicare senza nemmeno proferir verbo. Ma Masato ha dovuto evitare almeno un paio di brutte cadute ad una Lala che voleva "provare". Così, alla fine, ha chiamato la fine della lezione. Tempo di rilassarsi un poco...

    "C'è un grosso evento inter-promotions, organizzato dalla NewWf e da altre indie...", dice, e sembra consultare un'agenda mentale, "è tra tre mesi...Milagros...sarebbe Mascarita Rasgada, ha combattuto nel secondo match...mi ha detto che farà un video su Tik Tok dove mi sfida ufficialmente..."

    Lala ha conosciuto per qualche mese le piccole realtà delle federazioni indipendenti, durante il suo hiatus dopo il licenziamento da Revolution, dopo il match perso contro Miriam e Francis...e quindi, sì, ha un'idea di quello di cui si sta parlando, sebbene le cose siano cambiate, in questi quasi dieci anni; Katheryn, d'altro canto, è entrata nel business quasi passando dalla porta principale...e Masato continuerebbe anche a raccontare, se Lala...

    "Ma è terribile!"

    Le altre due la guardano...

    "Mascarita! E'...legnosa, e sa fare solo tre mosse!"

    "Ha!"

    E qui, Masato nemmeno si accorge di quell'esclamazione, che poi è appena un fiato di Katheryn...ma Lala sì, e l'occhiataccia che rivolge a Mz. Hyde viene respinta al mittente con una linguaccia che smorza immediatamente la bellicosità - finta - degli occhi scuri della Pakistana. Comunque, Lala, prima di lanciarti in invettive con persone che non conosci...difatti la Regina Bianca si rende conto di aver forse aperto bocca un poco troppo presto, perchè sembra rapidamente - almeno mentalmente - ripiegare su una giustificazione, quando Masato scoppia a ridere...

    "E' troppo vero!"

    "Beh, in ogni caso, può sempre migliorare, in questi tre mesi. Devi essere pronta."

    Katheryn lo sa. Sa che lei, ad esempio, nelle MMA è cresciuta tantissimo e in poco tempo, complici anche le sue compagne di palestra alla RStar che non le hanno mai facilitato l'inserimento. E sa che, al netto della battuta sottintesa tra lei e Lala - che non è vero che agli inizi della carriera sapeva eseguire solo tre mosse, ma quella era la vulgata degli invidiosi - comunque la Nausherwani nel corso della sua carriera è diventata una maestra sul ring, e Kat stessa ha imparato tanto da lei. Poi, un pensiero le si fa strada in testa. Katheryn si fa pensierosa, la mano sul fianco.

    "E se...aspettate, provo a fare una cosa."

    Raccoglie il cellulare, lasciato lì vicino insieme a quello di Lala, e alle loro due borracce di metallo con acqua e sali minerali. Pestella qualcosa sullo schermo, e lo porta all'orecchio.

    "...Brudeeeer! Wie geht es dir? ... Ja, Lala grüßt dich..."

    Sorride, e fa un occhiolino convinto a Lala. Masato, dal canto suo, inarca un sopracciglio guardando la pakistana, vagamente smarrita. E qui, si instaura un quasi muto dialogo tra le due, fatto di labiali e sussurri, ed espressioni di sorpresa.
    "Tedesco. E' il fratello." "Sammet? Davvero?" "Yep." "E com'è dal vivo?" "Oh, sai. Lui è una rockstar e noi no..."

    Katheryn alza il dito indice come per interromperle...ma in effetti poi, anche per educazione, è lei quella che si allontana per proseguire la telefonata.

    "Hör zu, ich muss dich um einen Gefallen bitten ... Ja ich weiß, noch einer ... "

    "Piuttosto..."

    Lala si mordicchia appena il labbro inferiore, e si avvicina un poco di più...

    "... ti andrebbe di venire con noi al Bad Habit domenica sera?"

    Lala le sorride, e...

    "Uh, no, mi spiace... sarò a casa di Trevor, in Virginia, per tutto il weekend, torno in città martedì mattina"

    Lala si mordicchia il labbro inferiore, appena pensierosa, e, beh, si rifugia nel consueto...

    "Sarà per un'altra volta...", cui Masato replica con un altrettanto consueto...

    "Sarà per un'altra volta..."

    Che non ha seguito, perchè Katheryn fa ritorno, con un'espressione allegra e soddisfatta

    "Ragazze...ho una grande notizia!"



    ** Former CKW Arena - New York - 16 aprile, 4 PM **

    A parte quel pomeriggio in cui Katheryn, con la complicità di suo fratello, mise in piedi uno spettacolino a sorpresa per Lala, sul ring principale...tutte le altre volte le nostre hanno sempre preferito allenarsi nella palestra piccola. Più discreta, meno rischio che dall'esterno si potessero vedere luci accese nella struttura che a tutti gli effetti è chiusa e off limits...Chester per loro chiudeva un occhio, e stavolta l'intervento congiunto di Katheryn E di Sammet glieli ha fatti chiudere entrambi per non notare che insieme alla Winnick e a Lala c'era una terza persona totalmente estranea al mondo CKW. E c'è da dire che Kat e Lala hanno un sacco di ricordi, in questo ambiente, ed è anche relativamente difficile concentrarsi su quel che c'è da fare. Ma dopo lo sfogo di Lala, la sera dopo aver assistito all'incontro di Lucy/Masato - Katheryn non può che guardare la compagna di sottecchi, e sorridere sotto i baffi. Pur con tutte le arie di raffinatezza - e ad essere onesti, sì, Lala ha una certa aria di elegante superiorità che Kat trova avvolgente ed affascinante - la danese non può negare che la Regina Bianca è a suo agio, sul ring. In parte, forse, la ragazza deve ammettere di essere stata quanto meno ingenua, nel non aver riconosciuto Lala in H - una certa eleganza, una certa inconscia tendenza a favorire il lato sinistro, la naturalità delle sequenze, a volte simile ad una danza. Lala ha indossato, per l'occasione, il gear da Regina Bianca del suo ultimo stint a Revolution. Sono passati quasi dieci anni - Katheryn deve ammettere che sì, il costume è un po' largo, e sì, quegli anni in cui Lala non si è allenata a fondo, forse, hanno un po' inciso; il tempo sa essere crudele, a volte; ma c'è una cosa che Kat ha dovuto apprezzare non poco: Lala ha scelto il costume nel giro di diciotto secondi. Niente "non ho niente da mettermi", niente "non mi sta bene niente".
    E quindi, la Danese osserva, ed ascolta...ascolta Lala che racconta il ring a Masato

    "Ora ti faccio vedere la gannosuke clutch. E' una serie di manovre...una dietro l'altra, sono tutti pezzi che conosci già da sola...allora..."

    Lala allunga la mano verso Katheryn...

    "Arm grab..."

    Lala socchiude gli occhi, si passa la lingua sulle labbra...

    "...vai a chiudere quasi in una hammerlock, ma non la completi..."

    Katheryn asseconda l'altra, senza opporre resistenza...

    "Dovremmo farlo più spesso..." le mormora in un orecchio... "Eddai..."

    "Front somersault e leg sweep..."

    E quindi, via, Katheryn si trova con le spalle al tappeto, con Lala sopra di lei...

    "Sicura?" "No..."

    Si sciolgono da quello strano abbraccio e si rimettono in piedi, con Katheryn che fa un po' di stretching al braccio destro.

    "Ok...e io dove sbagliavo?"

    "No, non..." "No no, in realtà..."

    Fanno per rispondere entrambe e si bloccano, suscitando una mezza risata da parte della loro istruttrice di yoga...che però, oggi è in veste di studente. Kat giunge le mani in segno di scuse.

    "Vai vai, parla tu, prof!"

    Lala schiocca la lingua sul palato

    "Scema. Non è che sbagliassi qualcosa. E' che secondo me...secondo noi..." -tira un'occhiata a Katheryn. Va bene passare per professoressa, ma se c'è il rischio di passare anche per saccente, tanto meglio dividere l'onere. Lo sguardo interessato e ammirato di Masato tuttavia racconta di come questo rischio sia nullo. Comunque... - "dovresti riuscire a mettere in campo il più possibile delle sequenze di azioni. Una mossa che porti a un'altra, e a un'altra, e a un'altra. Più le tue mosse sono scorrelate, maggiore è il rischio che l'avversario riesca a trovare una falla nel tuo attacco, e interromperlo. Se invece...Kat, rimettiti qui..."

    E ripete l'iter. Armgrab, hammerlock

    "...se sei veloce, ma soprattuto se sei fluida e se riesci a eseguire con continuità e armonia..."

    Front somersault e legsweep. Kat a terra, Lala sopra Kat. Rimane in posizione e gira lo sguardo verso Masato.

    "Visto? E' un movimento unico e continuo. Deve diventare automatico, come se fosse una stessa mossa dall'inizio alla fine. Non devi dare il tempo all'avversario di counterare un movimento, che sei già passata a quello successivo."

    Si sciolgono nuovamente dalla posizione.

    "E questa, come schienamento, è di impatto. Se la...uhm...meccanicizzi...bene, fai un figurone agli occhi del pubblico. E' tecnica, è rapida, è bella da vedere...e soprattutto efficace. I tempi di reazione per l'avversario sono minimi, vai a lavorare su diverse zone del suo corpo in successione e quindi è difficile concentrarsi su un singolo movimento di contromossa. Ed è sempre meglio partire da queste cose: avere già una manovra di schienamento efficace può essere utile più di molte acrobazie, ti può aiutare a chiudere il match in breve tempo, evitare di andare per le lunghe...e poi, è a basso rischio, perchè la sicurezza è importante, nevvero Ly?"

    Biondina impertinente.

    "Oh, sì, la raccomandazione è quella di evitare il più possibile situazioni rischiose. Tipo...essere spinta giù dalle scale del backstage, cadere dalla cima di una struttura d'acciaio, saltare dalle balconate, gettarsi sui tavoli spezzati..."

    Pausa ad effetto, schiocca la lingua sul palato; la cosa affascinante è che lo dice con un certo orgoglio; come a voler raccontare, anche con quelle cose che l'hanno fisicamente acciaccata, che sì, forse, se potesse, lo rifarebbe. La biondina impertinente, in effetti, farebbe per interrompere la lista, che in effetti la stessa Lala taglia corto...

    "...dare fuoco alla gente..."

    Touchè

    "Oh sì, mi ricordo quel match. E' stato uno dei tuoi primi che ho visto e..."

    "Shhh, abbiamo un sacco di cose da fare, non perdiamoci in chiacchiere."

    E la prende per mano, portandola verso il centro del ring. Era un'altra vita, era un'altra Katheryn. Non era la Katheryn di Lala, che ora la osserva, sorridente.

    "Dai, voglio farti provare una contromossa..."

    Ed è così che il pomeriggio passa veloce, il tempo viene mangiato da tentativi di automatizzare movimenti, o di impararne di nuovi, o di migliorarne alcuni dati per scontati. Il destino, o banalmente la fortuna, ha messo in condizione Masato di avere una master-class personale. Oltretutto, con due insegnanti differenti per fisicità, stile di lotta, altezza, peso...insomma, not bad per un'insegnante di yoga con la passione per il wrestling.

    Terminano stanche, sudate, allegre, con un paio di lividi che passeranno rapidamente, conditi da scuse a profusione da parte della nippoamericana...e sì, con la convinzione da parte di Katheryn e Lala, che ci sia del potenziale. Soprattutto dopo essersi ingegnate per dare a 'Luscious Lucy' almeno due armi con cui provare a chiudere i suoi match, e cioè la Gannosuke Clutch e, poi, il vanto della Regina Bianca, che non ha fatto nulla per nascondere il proprio orgoglio nell'aver ideato e battezzato la nuova finisher della rookie, e cioè la LLSD (Luscious Lucy in the Sky with Diamonds)

    La voce di Masato risuona nello spogliatoio, parzialmente coperta dallo scrosciare dell'acqua della doccia.

    "...ma quindi...pensate che possiamo rifarlo, ogni tanto?"

    Chiude l'acqua e, stretto sotto le ascelle un telo di spugna che la copre fino alle ginocchia, in uno sbattere umidiccio di infradito si avvia verso il borsone aperto. La frase, pronunciata in modo spontaneo e senza alcun doppio senso -per lei, ovviamente- innesca un divertito scambio di sguardi tra Lala e Katheryn: la prima in accappatoio, davanti allo specchio, intenta a spalmarsi crema idratante sul volto e la seconda impegnata a frizionarsi con un asciugamano i capelli bagnati. La domanda della danese suona molto retorica.

    "Che dici, Ly?"

    "Well...sei tu quella che comanda qui dentro, no? Basta una telefonata al fratellone..."

    "Scema, non comando niente. Comunque sì...voglio dire, non credo ci farebbero problemi. Cerchiamo...ecco, non mettiamo proprio i cartelli fuori, tecnicamente dovrebbe essere tutto chiuso qui. Solo questo...Masato, tieniti la cosa per te, ok?"

    "Muta come un pesce, promesso! Sono già super fortunata a potermi allenare con voi, di certo non intendo rovinare tutto."

    Si interrompe un attimo, girandosi verso le due

    "Io...davvero non so cosa dire. Mi sembra di aver imparato tantissimo in queste poche ore...vedere come vi muovete, provare i movimenti con voi...è stato bellissimo, davvero."

    Le mani giunte davanti al petto, che stritolano l'asciugamano. Lo sguardo che sembra brillare, un piccolo inchino, e la memoria che va al paese della madre, e a quel mondo della lotta di cui, forse, oggi Masato Williams si sente di fare maggiormente parte.

    "Domo arigato gozaimasu. Grazie davvero, a tutte e due. E' stato un onore potermi allenare con voi"

    Mentre una parte dell'ego di Lala gongola, nutrendosi di una tale dimostrazione di gratitudine, è Katheryn quella che riporta la discussione su toni meno formali, facendosi accanto a Masato e cingendole le spalle con un braccio.

    "Ma figurati, è un piacere per noi! E poi, è un modo per ricambiare anche tutto il lavoro che ci stai facendo fare a lezione di yoga, soprattutto il fatto che riesci sempre a ritagliarti il tempo per farcele fare come personal"

    "E ci divertiamo un sacco, con le tue lezioni!"

    Sarebbe interessante, forse, analizzare la scelta di parole di Lala, qui; "con le" tue lezioni, e non "alle" tue lezioni. Ma probabilmente, questo è uno di quei messaggi, che fanno parte della complicità tra Lala e Kat, che noi, ahimè, siamo destinati a vedere solo a sprazzi; è certo che Kat fa un sorriso, alle parole di Lala, e sembra persino voler allontanare l'attenzione dal problema semantico...

    "Non serve che te lo dica, ricordati di lavorare sempre su stabilità ed equilibrio. Sono diverse che nello yoga, perchè nel ring è tutto in corsa e in movimento...ma il principio è lo stesso. Più sei fluida, più i movimenti sono in armonia, meglio è. Cambia solo la velocità di esecuzione"

    "Lo dici come se fosse semplice! Vorrei essere brava come voi!"

    "Nah, non 'come voi'. Come Lala, è lei quella brava, mica io..."

    "Ti sentooooo! Ora te lo faccio ripetere mentre lo registro e lo pubblico sui social!"

    Perchè sì, forse Lala si nutre ancora dell'adorazione del pubblico - ci sono disturbi dai quali è difficile guarire del tutto, e quello narcisistico di personalità è davvero una bestia immonda - ma c'è da dire che quel suo pascersi, dell'ammirazione, non degenera più in un mostro che divora tutto. Però, ehi... a Lala piace anche farsi del male, e guardare i video sulle "10 migliori lottatrici della storia" per vedere chi la inserisce. Tristemente, sono in pochi a ricordarsi di lei; ma c'è chi lo fa; e soprattutto, lo fa Katheryn. E questo, sì, questo è un bel successo.



    ** Residence 202 @ The Pierhouse - Brooklyn Heights, NYC - 22 aprile, 6 PM **

    Katheryn se la tira dietro quasi a forza, mentre escono dall'ascensore facendo ticchettare i tacchi molto rapidamente sul pavimento della hall del residence. Manco a dirlo, sono in ritardo sulla tabella di marcia.

    "Siamo già in ritardo, Ly..."

    "Sì, ma non avevo nulla da mettere, lo hai visto anche tu..."

    Lala sghignazza persino mentre lo dice, sebbene in parte sia assolutamente seria...sta di fatto che la Carnegie Hall non aspetta certo le bizze di Lala Nausherwani, e questa sera c'è la prima mondiale della nuova composizione dell'artista statunitense Sean Shepherd con la Hamburg Philarmonic Orchestra condotta da Kent Nagano. Lala è fasciata in un abito da sera D&G della loro collezione 2023 e che le sembra cucito addosso - ad essere onesti, è esattamente così, perchè dopo che lo ha messo, ha dovuto chiedere a Kat di chiudere gli ultimi punti. La danese è in total black, capita di rado, ma a detta di Lala sta molto meglio di Anne Hathaway che indossa lo stesso vestito nelle pubblicità della nuova collezione "Icons" di Versace.

    Il portinaio attira la loro attenzione, con un cenno...

    "Il taxi è in arrivo in un minuto..."

    "E' un po' in ritardo..."

    Kat la guarda come se fosse un'aliena, visto che loro sono in ritardo di 20 minuti buoni per colpa della Regina Bianca...e apre persino la bocca per dire qualcosa, ma è di nuovo il portinaio che

    "E c'è posta per voi..."

    Da sotto il bancone, tira fuori la rivista di Equinox ancora incellophanata. La Lala-discobolo di Mirone campeggia in copertina...

    "Uh..."

    "Lascialo alla signora Jenkins!"

    Ovvero, la Vicina. Lala si gira, il portinaio sembra divertito, e c'è da dire che oltre alla signora Jenkins e la sua ristretta e snob cerchia di amiche, sono in pochi quelli che non hanno in simpatia Lala e Katheryn. Leonard, il portinaio, ad esempio le adora. Katheryn una volta gli ha anche portato una torta fatta da lei, per ringraziarlo di aver soprasseduto su...well, è un'altra storia. Ad ogni modo, si tiene la rivista, annuendo complice. Lala sghignazza appena.

    "Oh... sì..."

    Il sorriso di Lala sembra illuminato di una luce maliziosa. E forse, potrebbe anche aggiungere qualcosa...se Leonard non avvisasse dell'arrivo del taxi. Katheryn prende la mano di Lala, per condurla verso l'esterno, sfarfallando con l'altra, per salutare il portinaio...e l'ultima cosa che Leonard sente, è

    "Dovrei dirglielo, al tassista, che è arrivato tardi..."

    "Ly..."



    ** Daniel, 60 E 65th St, New York, NY, 23 aprile **

    Daniel è diventato uno dei ristoranti più "à la page" di New York, ed in effetti la booking list è spesso completa con settimane di anticipo. E quindi, nonostante le pressioni di Lala - che ha rischiato di finire in lista nera, se avesse chiamato di nuovo - la cena di anniversario della Lucha de Apuesta tra H e Katheryn è stata organizzata con qualche giorno di ritardo. Non che questo abbia impedito a Lala e Katheryn di festeggiare "in tempo", in effetti - nell'occasione, Lala ha anche indossato la maschera di H (e nient'altro...). Ma questa sera, quindi, Daniel. Il quale, oltre ad essere praticamente sempre pieno, ha anche un dress code molto molto stringente. Lala è in Balenciaga - e qui ci sarebbe anche da fare una dissertazione.

    Qualche giorno fa, Lala stava navigando su internet quando le è capitato sotto mano un video della serie "memosa" su Balenciaga generato dalle AI. In particolare, ha fatto partire Balenciaga Wrestling Divas. Con suo sommo disappunto, non c'era Katheryn; a Lala piace guardare Katheryn fasciata in haute couture, anche se per finta. Chi ha generato il video, invece, aveva fatto digerire alla AI foto di lottatrici che, sì, avevano avuto anche uno stint nel mondo della moda. E questo, ovviamente, includeva Lala stessa. Che, anzi, a metà video, in puro deep fake, pronunciava anche la frase "Non c'è nessuno come Balenciaga", giocato su una delle sue catchphrases. Sembra passata una vita, in effetti...
    Ad ogni buon conto, Lala si è vestita in Balenciaga - anche se, a dire il vero, la Regina Bianca non ama quella casa. C'è anche da dire che questo ha risolto in un tempo relativamente rapido il dubbio "non ho niente da mettermi". E comunque, l'abito rosso di Prada avvolge Katheryn in maniera tale che no, Lala non si stanca di studiare gli arabeschi che si snodano lungo il corpo della danese, e le trame non così aperte da essere sfacciate, nè così strette da non solleticare la fantasia della Regina Bianca, attirandone lo sguardo come un caleidoscopio ipnotico, a cogliere il rosa chiaro della pelle di Mz. Hyde apparire e scomparire nei movimenti del rosso acceso.

    Dopo aver congedato il sommelier - Lala ha scelto, e Chris Dooley ha inarcato le sopracciglia, sorpreso ed affascinato allo stesso tempo - Lala allunga la mano appoggiandola su quella della compagna...

    "Stavo pensando a Masato..."

    "Lo sai che non è interessata..."

    Labbra di Lala che si piegano in un sorriso. Un sorriso che, tra l'altro, sembra voler dire "oh, beh, questo lo dice lei", con tanto di sfarfallio della mano libera.

    "Credo che abbia ancora margini di miglioramento, ma ha bisogno di lottare più spesso..."

    "E di allenarsi, anche, in ogni caso. Forse...potremmo provare a vedere di riuscire a farla entrare in Arena due volte alla settimana, e non solo la domenica. Dici che tireremmo troppo la corda?"

    "Non so, non sono sicura... non vorrei che poi qualcuno pensasse che ce ne stiamo approfittando un po'... però... è difficile trovare una struttura permanente; a Las Vegas conoscevo diversi posti... e Lorenzo aveva addirittura un ring a casa..."

    "Però...l'hai vista anche tu, è comunque più brava del livello medio della federazione in cui lotta. Che poi, chiamarla 'federazione'...praticamente è un gruppo di appassionati che si ritrova per improvvisare uno show. Ma...se la proponessimo per la Canadian? Hanno cercato me, ma onestamente...dai, sai come la penso. Ma può essere il posto giusto per lei, per iniziare a muoversi in una realtà più complessa, più organizzata. Può fare bene, e farebbe tanta esperienza anche con altri competitor. Potrei portarla là io, fare da garante, in un certo senso. Essere al suo angolo, non so...è che vorrei che avesse questa chance."

    "Se l'alternativa è combattere con quella Mascarita non-mi-ricordo, rischia più che altro di farsi molto male..."

    "Non riesco a capire se offende di più il tuo senso estetico o se davvero la giudichi senza speranza...ma sai di chi altro dicevano che sapeva fare solo tre mosse?"

    "Scema" "Permalosona..."

    "Secondo me le daresti un'opportunità che potrebbe avere difficoltà ad ottenere altrimenti...e tu terresti comunque buoni rapporti nell'ambiente. E magari, ehi, potresti attirare altri allievi."

    "Dillo che ti piace insegnare..."

    "Non mi ci vuole molto...so fare tre mosse..."

    "Scema" "Te la sei cercata..."

    Kat poggia appena le labbra al calice, e riprende.

    "Stavo pensando a Lilli..."

    "No..."

    Labbra di Kat che si piegano in un sorriso. Un sorriso che, in effetti, richiama quello di Lala di prima. Lala sorride a sua volta, le dita che si intrecciano ancora.

    "Bigotta" "Scema"

    Si sussurrano cercandosi, in una schermaglia verbale che non ha nulla di serio. Il rapporto tra Lala e la figlioccia è qualcosa che Katheryn ha imparato a rispettare - da lontano, e poi da più vicino, ha visto come la cosa aiuti la Regina Bianca ad avvolgersi in un alone di quotidianità. Katheryn in questo anno ha compreso la profondità di alcune ferite di Lala - è consapevole che molte non guariranno mai, ed è al suo fianco. Probabilmente, Lala non potrebbe chiedere di meglio.

    "Stavo pensando a noi due..."

    Le riflessioni di Katheryn vengono interrotte dall'accento avvolgente della compagna, che la riporta alla realtà...

    "Oh... dimmi di più..."

    Le labbra di Lala si piegano in un sorriso malizioso accompagnato dal brillare delle sue pupille... e sì, brillare delle sue pupille che seguono anche come Kat riempia molto meglio l'abito di Prada, di come non facciano le modelle sul catalogo - Lala si trova ad accavallare le lunghe gambe, sotto il tavolo, ed a schioccare compiaciuta la lingua sul palato...

    "Stai sbavando, Ly..."

    Risatine. E poi, però, più seria...mentre con discrezione un cameriere fa apparire davanti alle due il foie gras, prima tappa -di sette- del menu degustazione scelto per la serata.

    "Ma aspetta, senti...tu...ci pensi mai a quella settimana...e al match?"

    "Quella in cui a malapena mi parlavi?"

    Che sì, un anno fa...quella settimana, la settimana di avvicinamento alla Lucha de Apuesta, è stata...complicata. Lala...H, insomma, era riuscita a far capire le sue ragioni a Katheryn...ma la danese aveva comunque passato quei giorni molto sulle sue, in uno stato che ondeggiava schizofrenicamente tra apatia, nervosismo, malinconia... Troppi pensieri, troppi dubbi...quella parte -non maggioritaria, va detto, ma presente- del suo cuore che pensava, nonostante le ripetute rassicurazioni e i tentativi di far passare il messaggio di 'è tutto ok, per noi non cambierà niente' di quella che all'epoca era la Masked Harlot, che qualcosa, qualcuno, le stesse scivolando via dalle dita, proprio nel momento in cui non desiderava altro che stringerlo a sè.

    "Beh Ly, mettiti nei miei panni...ma comunque, e se avessi vinto tu? Come minimo avrei un taglio cyber-punk, ora."

    Ci scappa un mezzo sorriso di entrambe. Va bene le treccine, e solo ogni tanto, ma per il resto Lala adora affondare le mani e il viso in quella cascata bionda...quindi anche no, grazie.

    "E però, poi...se c'è una cosa che avrei voluto con tutto il cuore...era vederti alzare al cielo la cintura di Women's Champion. Sarebbe stato come se l'avessi vinta io. Meritavi anche tu quella cintura, e sono sicura che ce l'avresti fatta. Avrei voluto il nome di Lala Nausherwani nell'Albo d'Oro di Camelot, insieme al mio."

    E benchè possa sembrare un discorso malinconico, un "what if" che parla di rimpianti...è come se Katheryn stesse parlando di qualcosa di bello, di bei ricordi. Guarda Lala come se tutto fosse effettivamente andato in quel modo. Come se avesse davanti la Women's Champion di Camelot, come una tifosa qualunque...oh beh, in realtà una tifosa molto più interessata della media...che avesse assistito al trionfo della sua eroina. A Lala, alla fine, piace pascersi un poco in quell'adorazione, e difatti allunga persino la mano - poggiandola sul polso dell'altra... L'impressione è che se vanno avanti così, sarà lunga finire ogni piatto.

    "Sai che la figlia di Nwasike aveva il mio poster in camera da bambina?"

    E sì, c'è un po' di nostalgia, un po' di amarezza. Ma non troppa.

    "Però sai...se avessi vinto...beh, l'albo d'oro avrebbe riportato H, non Lala..."

    Katheryn aggrotta un poco la fronte, che in effetti a quello non aveva pensato. Lala abbassa lo sguardo, si mordicchia il labbro inferiore.

    "E quindi...chi guarda solo quello, solo il computo delle cinture, forse si dimentica di me. Però, ehi...sei mesi prima del mio esordio, a Rev facevano i bikini contest; sei mesi dopo il mio esordio, si parlava di lumberjill ultra-violent...e non fare quella faccia, scemotta."

    Che dietro lo sguardo di sottecchi di Katheryn, la Regina Bianca legge sia il desiderio della danese di vederla in bikini -e di strapparglielo di dosso...e chissà, la notte è lunga-, sia la preoccupazione costante per la sua schiena. Ci pensa più della diretta interessata, questo è acclarato. Comunque, Lala si reputa fautrice di quel cambiamento? Non da sola, ovviamente. Lala però è consapevole di esserne stata una parte fondamentale. Piega le labbra, in un sorriso - se avesse addosso la maschera di H, adesso, si incresperebbe.

    "Miriam è stata più accorta di me...e di Marishka, in effetti."

    Lala sfarfalla la manina. E si porta alla bocca con grazia un pezzo di foie gras, masticando piano. Deglutisce.

    "Ma io ho la fidanzata più bella..."

    Ora, galateo vorrebbe che anche anche Kat deglutisse prima di rispondere, che anche lei ha imitato la sua compagna addentando un pezzo dell'entrée. Ma le esce in effetti uno spontaneo

    "Aaaaw..."

    con tanto di guancia appoggiata al pugno chiuso, che regge ancora la forchetta. Davanti all'aria trasognata della compagna e allo sguardo grato, e di un azzurro che si fa quasi insostenibile nella sua dolcezza, Lala socchiude gli occhi, civettuola, fiera del risultato.

    "Anche tu arrossisci ogni tanto, quindi..."

    "E si vede anche di più, che ho la pelle più chiara di te...e...insomma, cerco di essere alla tua altezza. E comunque lo so che non ho il tuo stile, la tua classe...e non mi hai ancora insegnato a ballare come te, soprattutto!"

    Chiude sdrammatizzando, con Lala che annuisce appoggiandosi il tovagliolo alle labbra e visto che sì, magari per le esibizioni con gli urumi è presto, o non sarà mai occasione...ma per il resto gliel'aveva promesso, di insegnarle a ballare come lei. Solo che le volte che Lala ha provato a iniziare una lezione, alla fine della dimostrazione iniziale, prima di provare a sperimentare i passi con Katheryn, la danese aveva già altro per la testa. Anche per questo, alla Regina Bianca piace ballare per la sua compagna. E ora, alza il calice.

    "A toast?"

    Katheryn solleva il suo bicchiere, e ci pensa un po' su.

    "A...uhm...a H. E al suo regalo più bello"

    Allunga la mano, ad appoggiarla sul dorso di quella della compagna.

    "Essere te"



    ** Residence 202 @ The Pierhouse - Brooklyn Heights, NYC - 23 aprile, 11 PM **

    "Kaaaaat! Dove sei?"

    Lala, seduta, rimira la sua immagine riflessa mentre si sfila gli orecchini di Cartier davanti al mobile con specchio contornato di led della loro camera. I capelli raccolti, la vestaglia di seta nera che quasi manda bagliori traslucidi, e che si apre sulle lunghe gambe nude accavallate con grazia, lasciando ammirare -se solo ci fosse qualcuno a farlo- la linea delicata che va dalla caviglia alle cosce. Kat, in effetti, non si fa sentire da qualche minuto.

    "Eccomi!"

    Il tempo di girarsi, e di socchiudere appena la bocca per la sorpresa. Katheryn è appoggiata allo stipite della porta, in bikini. Ne indossa uno coordinato con coppe a triangolo e slip alla brasiliana, legati da laccetti, con una fantasia a righe orizzontali bianche e blu. Sembra molto divertita, e regge due grucce con appesi altri due costumi: uno è un ridottissimo bianco, che Lala aveva comprato in previsione delle vacanze di Natale, alle Grenadine; l'altro, è tanto nuovo quanto sbriluccicante, Lala lo ha comprato dalla collezione Oséree per la nuova stagione, ed onestamente, sebbene sia un filo più conservativo dell'altro, farebbe comunque arrossire la signora Jenkins. Lala ha dichiarato che lo utilizzerà nella piscina il prima possibile. Apparentemente, dietro quello sguardo di Katheryn che la Nausherwani aveva notato da Daniel's, è maturato un pensiero nel corso della serata. A giustificazione possiamo dire che le due non hanno un ring in casa e quindi non poteva essere relativo a un lumberjill ultra-violent. In compenso, appunto, hanno molti costumi da bagno.

    "Bikini contest?"

    Lala si fa in piedi ridendo, si scioglie il nastro che stringe in vita la vestaglia e ne apre i lembi come due ali, rivelando agli occhi di Mz. Hyde nient'altro che la sua pelle.

    "In effetti...credo di partire in svantaggio, mancandomi gli strumenti per competere..."

    Katheryn si muove verso di lei, gli occhi piantati in quelli scuri di Lala, come un legame indissolubile. Dalle dita dondolano le grucce con i bikini. Li mostra alla Regina Bianca.

    "Beh, puoi scegliere la tua arma ora...e magari potremmo farci qualche foto, come un servizio per Sports Illustrated..."

    A New York? Di notte? In casa? Per quello che può interessare a loro due, andrebbe in ogni caso più che bene. La bocca di Kat si avvicina al collo di Lala, il suo respiro risale fino all'orecchio della pakistana, nel quale un bisbiglio si insinua, portando con sè una sfida.

    "Oppure puoi dichiarare la tua resa, Ly..."

    Lala afferra il costume bianco, e sua volta avvicina le labbra all'orecchio della compagna. Inspira a fondo il profumo dell'altra...e con il medesimo tono di provocazione:

    "Mai..."

    Schiocca la lingua sul palato, si mordicchia il labbro inferiore, e poi le sussurra ancora

    "E non sarà certo l'effetto allargante delle righe orizzontali del tuo costume a distrarmi..."

    "Uh"

    E la danese abbassa lo sguardo, in un movimento che viene istintivamente seguito dagli occhi di Lala, che si perdono nel chiarore burroso della pelle di Katheryn.

    "Non l'ho fatto mica di proposito...e poi, davvero pensi che sia un trucchetto di cui dovrei aver bisogno? E' che mi piace come me le veste."

    Cioè poco, ovviamente. E quella diavolessa bionda si stringe nelle spalle, accennando uno shoulder shimmy che fa dondolare morbidamente a destra e sinistra il seno, strizzato nelle coppe a triangolo. Canticchia allegra.

    "Lala's babies wanna dance..."

    Ecco, questo sembra invece distrarre eccome, tant'è che Lala allunga la mano poggiandola sul seno di Katheryn, fermandola. Si morde il labbro con un'espressione avida, gli occhi che si perdono a vagare sulla pelle della sua bionda compagna.

    "Questo è scorretto, Kat, molto scorretto."

    Per tutta risposta, la danese si sporge verso di lei, premendo il petto sulla sua mano. Lala comincia a sentire un vibrante formicolio di eccitazione sempre più insostenibile, che la chiama fin da dentro le viscere.

    "E che cosa intendi fare a riguardo?"

    Eppure, resiste. La mano della Regina Bianca si muove atteggiandosi ad artiglio, le dita che ghermiscono la cordicella che unisce i triangoli del bikini di Kat. La tira appena, senza forzare.

    "Well, siccome vuoi una sfida...facciamo così: la prima che cede e spoglia l'altra, perde."

    La Winnick le prende il polso con delicata fermezza, spostandolo.

    "Beh, comincia con il non allungare le mani, allora. Voglio proprio vedere quanto resisterai!"

    Lala schiocca la lingua sul palato, e ok, non dovrebbe allungare le mani, ma...non resiste a regalare una Kat una carezza sulla guancia, e un piccolo bacio sulle labbra, accompagnato da un sorriso complice. La Winnick, dal canto suo, non si mette certo a questionare e anzi le restituisce un sorriso di ringraziamento. Le ostilità non sono ancora iniziate ufficialmente, in fondo.

    "Aspetta qui e scegli le tue armi, vado a prendere la macchina fotografica."

    E così, mentre Katheryn armeggia nei cassetti della stanza scegliendo altri costumi da bagno e infilandoci in mezzo, a tradimento, anche un paio di completi intimi che poi potrà sempre fingere di non aver notato, la sua compagna sparisce per qualche momento. Fa il suo ritorno poco dopo, vestita della sua disarmante bellezza che il minuscolo bikini bianco, censurandone i tratti del corpo solo lo stretto necessario per non farla definire oscena in un contesto pubblico, amplifica invece che ridurre. Porta con sè la Nikon Z5 regalatale da Kat a Natale, corredata anche di cavalletto.

    "Pronta a cominciare?"



    ** Residence 202 @ The Pierhouse - Brooklyn Heights, NYC - 24 aprile, 9.45 AM **

    Con mezzo occhio aperto, Lala Nausherwani allunga il braccio sul comodino con malagrazia. Le scappa un grugnito offeso perchè, con movimenti goffi, mentre da un lato fa cadere lo smartphone sul parquet, dall'altro, tendendo l'altra mano, trova metà del letto vuota. A tentoni riesce a trovare il telecomando delle pesanti tende oscuranti. Preme il pulsante di apertura, e affonda il viso nel cuscino mentre con ronzio appena percettibile la luce gradualmente invade la stanza, abbagliandola anche da sotto il guanciale. Le ci vuole qualche secondo prima di poter aprire completamente le palpebre. Si sistema in posizione seduta, appoggiata alla testiera del letto, le gambe nude distese sotto le lenzuola e un corto baby doll nero di Agent Provocateur a velarle di trasparenze il torso fino a poco oltre l'ombelico. Sbadiglia, stropicciandosi gli occhi, e stira le braccia sopra la testa.

    A salutarla, a metà strada tra lei e il letto, il cavalletto con ancora attaccata la Nikon. Le ci vuole un certo sforzo per allungare il braccio quel tanto che le basta, sporgendosi dal letto il più possibile senza tuttavia abbandonare le lenzuola, per ghermire con due dita una delle aste del treppiede e tirarlo a sè. Sarebbe stato più semplice alzarsi e prenderla, ovviamente. Ma avrebbe significato scendere dal letto, e non ne ha la minima intenzione. Sgancia la fotocamera mirrorless dal supporto e si mette a scorrere sul display posteriore foto e video della notte precedente, ricordi ancora vividi del contest privato messo in piedi insieme a Katheryn. I giochi, le risate, gli scherzi e le provocazioni. Le labbra si piegano in un sorriso divertito...le piace pensare che il Cloud che condivide con la compagna sia una specie di tesoro per i momenti bui. Le piace anche pensare - lo trova divertente - che il primo pensiero che ha avuto è stato rivedere la serata di ieri da una prospettiva differente; in parte è vanità - oh, le piace guardarsi - ma in parte, non può che ammettere di essere attratta dalla fisicità di Kat - a prime specimen, a ben pensarci.

    Il pollice scorre su un paio di foto - a volte, si trova a zoomare, schioccando la lingua con un certo fare compiaciuto. Indubbiamente, le foto fatte a Katheryn sono venute un po' meglio. Sono quelle fatte da Lala, e il suo background da modella, unito a una certa passione per la fotografia in generale, le hanno dato un vantaggio "artistico". Kat, da parte sua, ha fatto del suo meglio per cogliere ogni sfumatura della bellezza della Regina Bianca, che si è divertita a posare come faceva una volta. E poi, insomma, il cavalletto le ha aiutate negli autoscatti, anche dopo la fine della loro piccola gara, quando hanno deciso che sì, solo per loro, potevano regalarsi qualche scatto di coppia, più vicine, sempre più vicine...

    "Ta-daaa! Colazione a letto per la vincitrice!"

    La voce squillante di Katheryn sovrasta i suoni decisamente di altro tenore di un video della nottata in riproduzione sullo smartphone.

    "Lala Nausherwaniiii! Yeeeeah!"

    Con voce ancora mezza addormentata, Lala imita l'urlo di un pubblico in festa e alza il braccio in segno di trionfo. E quindi è stata Katheryn a cedere per prima, quando Lala ha fatto, in effetti, il contrario di quello che ci si sarebbe aspettato. E' andata a cercare un velo di seta, nell'armadio, e poi ha cominciato a ballare, al ritmo di una musica che era soltanto nella sua testa, forse, il velo che celava e mostrava allo stesso modo il suo corpo e la sua grazia sensuale; movimenti che le sono stati imposti fin da quando era una bimba. Una versione infinitamente più sensuale e seducente, delle mujra che vengono mostrate in pubblico...sta di fatto che i brandelli del velo - e del suo costume - a terra sono le vittime della sua vittoria.

    La Winnick trotterella nella stanza con la sua corta vestaglia dalla fantasia orientale e i capelli raccolti a coda di cavallo. Come faccia a mettersi in moto così rapidamente appena sveglia, indipendentemente dalle ore di sonno -e/o di sesso- alle spalle, per Lala rimane un mistero. Forse, non si mette a guardare le foto della sera prima appena riaperti gli occhi. Beh, Lala non può farci nulla. Fatto sta che, prima ancora che lei si destasse, Katheryn ha avuto tempo di alzarsi, darsi una rinfrescata, e imbandire un tavolino da colazione che poggia di traverso all'altezza delle cosce di Lala, dopo essersi destreggiata ad avanzare in ginocchio con maestria sul materasso, senza rovesciare nulla: due bicchieri di succo d'arancia, un piattino con fette biscottate e uno con pancakes già coperti di sciroppo d'acero, una ciotolina di marmellata, due dadi di burro, un piccolo bricco in vetro di latte freddo e due croissant salati farciti con salmone e avocado.

    Kat si accoccola accanto alla compagna, stampandole un gioioso bacio sulla guancia e prendendo un bicchiere di succo d'arancia.

    "Che guardi?" -poi si scuote e punta il dito della mano che regge il bicchiere verso il display della macchina fotografica- "...oooh! Ma io lo so chi sono queste due! E ricordo molto bene la scena...hey, non mi avevi detto che avevi lasciato la videocamera accesa!"

    Non è la prima volta, ma stavolta è stata una sorpresa, per Katheryn. E poi, inevitabilmente, l'attenzione rimane focalizzata su quei due corpi ripresi nel video, in quel groviglio di carezze, e baci, e...

    "Wow, Ly...vai avanti, voglio vedere se..."

    Prova ad allungare la mano verso la macchina fotografica, ma Lala la sposta di scatto, spegnendo lo schermo e interrompendo video e audio proprio a metà di un suo grido di piacere.

    "Nah nah...questa è roba mia! Tu non puoi guardare!"

    "Hey! Non vale!"

    Lala schiocca la lingua sul palato

    "Mia vittoria, mie regole."

    "Uff..."

    Ad ogni modo, Lala inizia addentando il cornetto salato, assaporando il contrasto tra il gusto più forte del salmone mitigato dalla delicatezza dell'avocado. Sotto i denti, la croccantezza dei semi di cerale che rivestono la superficie della sfoglia. Kat, ad ogni buon conto, decide di aggiungere altro sciroppo d'acero ai pancake, prima di iniziare a tagliarli a pezzetti e mangiarli.

    Il suono elettrico ed improvviso del campanello stride nell'appartamento, facendo quasi strozzare Katheryn con un pezzo di pancake.

    "Ma chi è?"

    Lo sguardo di Lala, alla quale apparentemente sembra essere rivolta la domanda, dice chiaramente "E io che ne so?", e la pakistana fa per allungarsi a prendere il telefono e controllare sull'applicazione che gestisce il sistema di videocitofono della casa. Ma tanto, Kat si è già alzata prendendo la via delle scale che portano al piano di sotto e all'ingresso.

    "Vado a vedere, stai qui."

    Anche perchè è l'unica libera nei movimenti, visto che il tavolino da colazione è ancora di traverso sulle gambe della Regina Bianca

    "Kat, aspet..."

    Vorrebbe poter elaborare, vorrebbe farsi sentire e far notare alla compagna che la - pur splendida e luminosa e, diciamolo, quasi sobria e allegra nella sua fantasia che ricorda un kimono giapponese - veste di Katheryn a malapena le copre il fondoschiena e il tanga rosa con taglio alla brasiliana e che sì, insomma, magari aprire la porta in quello stato...ma comunque, controlla sullo schermo del cellulare l'inquadratura dello spioncino e grida "E' Leonaaaard!"
    Dal basso, le giunge poco della sostanza del dialogo, ma sente la porta aprirsi e un breve scambio di convenevoli. Poi una pausa, e uno strillo adolescenziale che quasi la fa scattare in piedi sul letto, se non fosse che è impedita nei movimenti e che rapidissimo si sente lo scalpiccìo dei talloni nudi di Katheryn in soggiorno e poi su per le scale.

    "Oddio oddio oddio! Guarda!"

    Entra nella stanza con gli occhi blu che brillano alla luce del sole che filtra dalle enormi finestre e un'espressione estasiata, lanciando sul letto due scatole di spesso cartoncino bianco, basse e larghe. Una delle due scatole è stata palesemente già aperta, quella recante sul coperchio una "K" rossa. L'altra, ha una "L" vergata con un carattere dorato, ed è ancora infiocchettata in modo semplice. Katheryn apre il coperchio della sua scatola.

    "Sono regali di Tobi!"

    E ne cava fuori una corta giacca di morbida pelle bianca, con inserti rossi, la gira, e mostra sulla schiena il logo dell'Hellfire Club.

    "E' bellissima! C'è anche nera!"

    E in effetti sì, steso al di sotto del primo capo di abbigliamento ce n'è un altro, però nero e con borchie metalliche, probabilmente recante lo stesso logo sulla schiena. Più adatto al ring attire nero usato da Katheryn, ad esempio, nel suo ultimo match in CKW, quello contro Lucille.

    "Quella è per te, non l'ho aperta eh!"

    L'impressione è che abbia dovuto fare un grande sforzo per trattenersi.

    "Hmm..."

    Ma ovviamente, anche Lala è curiosa, ed è in parte contagiata dall'entusiasmo dell'altra; e quindi, insomma...sposta il il tavolino - pare che ambedue stiano dimenticando la colazione, ma apparentemente, sanno mettere bene in ordine le priorità - e scivola via da sotto il lenzuolo in un fruscìo, come una farfalla che esca dal suo bozzolo. Una farfalla con due infinite gambe color dell'ambra, ora totalmente esposte a contrasto con il bianco del letto. Si sistema in ginocchio seduta sui talloni, e apre la sua scatola.

    Anche in questo caso, ci sono due capi di vestiario... il primo, è identico a quello di Katheryn, una corta giacca di morbida pelle bianca, e mostra sulla schiena il logo dell'Hellfire Club. L'unica differenza è che gli inserti, invece di essere rossi, sono in Gota Patti. In effetti, le due giacche bianche "vanno assieme", e sembrano pensate con un tag team "fisso" - e non improvvisato - in mente. L'altro capo è differente, più leggero, appena un velo: un angi bianco, con il simbolo dell'HC dietro - e che in effetti ha meno stoffa di un fazzoletto. Sammet - o Melanie, più probabilmente - devono aver studiato i video dei ring attire di Lala durante la sua carriera, arrivando alla conclusione che sì, insomma, le piace mostrare praterie di pelle.

    "Uh...non so che dire..."

    Che Lala ha sempre difficoltà ad accettare i regali. Sta di fatto che, però, all'occhio di Lala non sfugge il bigliettino sul fondo della carta marchiata "L". Scritto a mano, reca un semplicissimo messaggio d'una riga... "Smettetela di fare le sceme nell'ex Arena ;-) " che le fa aggrottare le sopracciglia per un secondo...che, insomma, non le sembra d'aver fatto niente di "scemo" all'Arena...

    Lala tira una pacca sul sedere di Katheryn, che si è chinata di lato a piegare la giacca bianca nella scatola...

    "HEY!"

    "Non puoi mica ancheggiarmi così davanti e non aspettarti che prenda l'iniziativa..."

    Quella, per tutta risposta, ondeggia il bacino come se scodinzolasse...e ricava un altro schiaffetto.

    "Credevo apprezzassi più le mie tette..."

    Lala schiocca la lingua sul palato

    "Sono quello che mi piace di più, ma non l'unica cosa che mi piace..."

    Niente di scemo, appunto...Katheryn si rigira, la giacca nera ancora stretta al petto, e...

    "Pensa che bello sarebbe...arrivare insieme in cima alla rampa con queste, magari per vincere una cintura di coppia! O un War Games match, in quattro io tu Zavatra e Tobi, contro un'altra fazione..."

    La fantasia della danese comincia a galoppare parecchio, in effetti. Anche perchè la schiena di Lala, per quanto clinicamente guarita...

    "Oggi lo chiamiamo per ringraziare...magari li invitiamo a cena..."

    "Magari! Però, aspetta...intendi qui a casa? Devo controllare cosa abbiamo in frigo e in dispensa, e dobbiamo sistemare un po' le stanze e..."

    Il dito di Lala sulle labbra di Katheryn stoppa il flusso di coscienza, e la voce della pakistana esce con un suono dolce e rassicurante.

    "Può andar bene anche un ristorante...ma sì, perchè no, facciamoli venire qui. Abbiamo tutto il tempo per sistemare..."

    E a sottolineare la cosa, richiude la sua scatola, avanzando sulle ginocchia verso il fondo del letto per...non si sa per fare cosa, visto che Katheryn allunga la mano e le strizza giocosamente un gluteo.

    "Mio!"

    L' "Hey..." di Lala -accompagnato da uno sguardo di sottecchi- è molto meno sorpreso di quello di Katheryn di poco fa. Qualcuno potrebbe persino pensare che l'abbia fatto apposta, a muoversi così davanti agli occhi della danese, con il baby-doll che copre fino poco oltre la vita e il perizoma che...beh, non copre niente.

    "Quello è sicuramente la cosa che mi piace di più."

    "E io che pensavo che stessi con me perchè sono intelligente..."

    "Nah, quello è solo il motivo per cui ti amo: perchè sei intelligente, divertente, colta, generosa, forte, piena di fascino..."

    Katheryn enuncia contando sulle dita, come una scolaretta

    "Uh...vai avanti, stai andando benissimo fin'ora..."

    "...determinata, caparbia...e poi...

    Le si fa vicino, sussurandole all'orecchio

    "...sei ricca."

    "Scema!"

    Le arriva una linguaccia, in risposta.

    "Quel culo, invece, è il motivo per cui così spesso ti chiedo di raccogliere cose da terra e metterle sulle mensole alte. E che dormiamo meno del dovuto, la notte."

    "Ah, stanno così le cose quindi...vieni qui, diavoletta."

    Lala si appoggia di schiena alla spalliera del letto, così come l'ha trovata Katheryn prima. Stavolta, però, la danese si sdraia tra le sue gambe, la schiena appoggiata al suo petto. Lala passa una mano sulla guancia di Mz. Hyde, che gira la testa verso l'alto a cercare il suo sguardo.

    "Comunque dai, finiamo colazione e poi ti accompagno a fare la spesa, e mi insegni qualcosa di nuovo..."

    Kat le prende le braccia, intrecciandosele sul ventre insieme alle sue, e guardando fuori dalla finestra. Davanti ai loro occhi, il sole primaverile illumina Manhattan e l'East River. Schiocca la lingua sul palato, Kat. Sì, ogni tanto lo fa, per osmosi, diciamo.

    "Beh, la strada è ancora lunga, ma non mi arrendo..."

    Che tra i numerosi giochi tra le due, c'è questa cosa che Katheryn si è imposta di far imparare qualche rudimento di cucina un po' più elaborata a Lala. Ma, appunto, la strada è ancora lunga. Se non altro, da tempo non c'è più il rischio che Lala confonda lo zenzero con il topinambur. Fatto sta che una mano di Lala si stacca dall'intreccio e risale la stoffa della veste di Katheryn, fendendo la scollatura e insinuandosi tra la seta colorata e il seno della danese.

    "Oh..."

    La danese inarca la schiena e inspira profondamente, un muto invito alla sua compagna ad accentuare la pressione della sua mano. I polpastrelli della Regina Bianca si muovono con maestria e crescente sfrontatezza, restituendo a Lala un'ubriacante sensazione di turgore.

    "Ah...avevi...detto che dovevamo finire colazione..."

    "Well..."

    Le mani della pakistana aprono i lembi della veste della bionda, con un movimento lento e misurato. Davanti ai suoi occhi, si snoda il territorio roseo della pelle nuda di Katheryn, dalla gola all'inguine. Le mani della Valide lo percorrono da nord a sud, con studiata, inebriante, struggente lentezza.

    "Ho qui una bella tavola imbandita..."

    Le braccia di Katheryn si sollevano verso l'alto, le dita che vanno a intrecciarsi dietro la nuca di Lala, tirandola verso la sua bocca socchiusa. Il respiro bollente di Katheryn è una promessa, nella sua voce rimbomba in lontanza il battere frenetico del cuore.

    "Oh, si serva pure signorina Nausherwani..."

     
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