PPV CAMELOTMANIA 6

Annunciato da Jack Smith... ecco KC MANSON!
Il 2 volte Inferno ed ex Camelot Champion non si fa attendere e compare sullo stage vestito di tutto punto, mentre il pubblico di New Orleans è tutto in piedi per tributare con un immenso boato seguito da interminabili applausi per rendere omaggio ad uno degli atleti più importanti e influenti della Camelot moderna.

Kendal Deaver rimane immobile per alcuni istanti, fissando emozionato la cornice delle oltre 70000 persone intorno a lui, prima di raggiungere Jack Smith sul palco della Hall of Fame.



I due si sorridono reciprocamente per poi stringersi la mano. Nessuna parola ma è evidente il rispetto reciproco che lega i due ex storici rivali.

Smith lascia ora il palco a KC Manson e al discorso che introdurrà l'atleta di Cincinnati nell'arca della gloria di Camelot.

“Grazie, Jack, per le belle parole…
…e grazie a tutti voi.”

Lo sguardo basso verso la postazione tradisce una comprensibile emozione...

"Sapete, per molto tempo mi sono fatto questa domanda: cosa significa realmente la Hall of Fame?
Per qualcuno sembra un onore, per molti è irraggiungibile, per altri è un bouquet da raccogliere, per alcuni sono rose bianche su una tomba... o magari soltanto presunzione.

Oggi ho trovato la mia risposta, credo che la Hall of Fame sia per me, Kendal Deaver, il modo per poter fare definitivamente pace con KC Manson.”

L'arena si è fatta ora silenziosa.
Il pubblico ascolta con grande attenzione le parole dell'atleta.

“Forse può sembrarvi stupido o fuori luogo dirlo oggi, in questa occasione speciale... ma per molto tempo ho vissuto con la logorante sensazione di aver lasciato con tremenda ingratitudine, perché il destino non mi ha dato la possibilità di perdere il Camelot Title sul ring, come è giusto che fosse e come avevo programmato.

Nonostante negli ultimi 2 anni abbia pensato a tutto tranne che al ring, mi sentivo in debito con voi ed anche e soprattutto con KC Manson... e assolutamente immeritevole di un riconoscimento come la Hall of Fame, così dentro di me ero convinto che prima o poi avrei dovuto trovare l'occasione giusta per sistemare tutto."

Dagli spalti arrivano i cori "One more match! One more match!".
Deaver accenna un sorriso, per poi riprendere:

"Ma mi avete fatto capire che mi sbagliavo.

Credo abbiate davvero ragione, un atleta non si giudica per come ha potuto chiudere la carriera, non sempre si può decidere questo particolare. E' più corretto giudicarlo per ciò che ha messo in tutti gli altri istanti della sua avventura.
L'accoglienza e la gratitudine che mi avete riservato nei miei brevi ritorni durante lo scorso anno mi ha fatto capire quanto sia stato fortunato a poter vivere la carriera che Camelot mi ha concesso... e di quanto io debba esservene eternamente grato.

Di quanto KC Manson debba esserne grato."

Il pubblico applaude calorosamente le parole di KC Manson che, sempre a braccio, prosegue:

"Mi ero ripromesso di accettare l'eventualità e l'onore della Hall of Fame solo quando mi fossi sentito sicuro di poter chiudere con KC Manson. Oggi è arrivato quel giorno... ed io vi ringrazio, dal profondo del mio cuore.

Grazie per avermi dato tutto ciò che sognavo di poter ottenere dal wrestling.
Grazie per non avermi fatto tornare per la metà di ciò che ero, per disputare un match solo per perderlo.
Grazie perché da stasera quando aprirò gli occhi mi ritroverò a fianco di nomi come Jack Smith, Kevin Steen, Duke Fleed, Demolition Roy, Aenigma... e credo che sia il posto migliore per lasciare definitivamente KC Manson.

Grazie... grazie, per sempre."

Con un inchino e gli occhi lucidi, KC Manson si congeda da Camelot.
Con lui possiamo dire che si chiude definitivamente un'era, per alcuni la più grande, di questa Federazione.

Tra gli spalti sono molti gli spettatori commossi.
Un'altra pagina di Camelot diventa definitivamente storia.